Jordan Henderson parla della stagione in corso del Liverpool, che avrà il suo termine sabato sera con la sfida del Wanda Metropolitano contro il Tottenham. Solo un anno fa il capitano dei Reds e la banda di Klopp subivano una cocente sconfitta in finale per mano del Real Madrid, una delusione che, secondo le dichiarazioni di Henderson al Daily Mail, aveva lasciato una certa sfiducia: “A inizio stagione, mi chiesero se il Liverpool avesse un conto in sospeso con la Champions League, dopo la finale persa contro il Real. Io non avrei mai pensato, lo scorso settembre, a una cosa del genere. Non sarei mai andato, di per me, tanto in là con il pensiero. L’unica cosa che in quel momento mi passava per la testa era che avremmo dovuto lottare con tutte le nostre forze per qualificarci agli ottavi di finale: passare i gironi era il nostro obiettivo principale”.
Il percorso fino alla finale di Madrid non è stato privo di insidie per i Reds prima sconfitti a Napoli 1-0 e poi a Belgrado 2-0 dalla Stella Rossa. Tutto sembrava andare per il verso sbagliato, quando poi sono arrivate a detta del capitano due partite decisive: “La svolta è arrivata col 3-2 interno contro il PSG, che ci aveva dato una grande forza per cercare di rialzarci, ma è quando abbiamo vinto 1-0 ad Anfield contro il Napoli che ci siamo resi conti che la magia non era ancora svanita”.
In fattispecie il capitano dei Reds vuole ricordare il singolo episodio di Liverpool-Napoli che ha permesso agli uomini di Klopp di iniziare la cavalcata verso la finale, ovvero il miracolo di Alisson su Milik: “Se chiudo gli occhi, ancora rivedo la parata di Alisson su Milik: non mi riesco a spiegare come ci sia riuscito, credo che quell’immagine spieghi per quale motivo la società ha voluto a tutti i costi prendere un portiere come lui. Non trovo parole adatte a descrivere le sue qualità, né per spiegare quanto quella parata sia significata per noi”.
