L’Acquatics Stadium di Rio de Janeiro si tinge dei colori azzurri nella magica notte di Gregorio Paltrinieri, medaglia d’oro e Gabriele Detti, vincitore di un meraviglioso bronzo, che scrivono l’ennesima pagina di storia nei 1500 stile libero: una storica doppietta per l’Italia che conquista la vetta del mondo in questa specialità. Entra nell’Olimpo dei grandi il nuotatore di Carpi che regala un sogna all’Italnuoto: la medaglia d’oro dalla grande distanza ed un crono che si ferma a 14’34”86. Non arriva il record del mondo, ma poco importa: le emozioni vissute in questa intensa notte olimpica sono difficili da raccontare. In un appuntamento nel quale spicca la pesante assenza di Sun Yang, primatista olimpico e maggior favorito al titolo insieme a Gregorio, appare chiara la potenza, la determinazione e l’impresa dei gemelli diversi, fiore all’occhiello del nuoto italiano.
Primi 100 m con andatura costante, gli occhi sono tutti puntati in corsia numero 4: Gregorio imposta la gara balzando immediatamente al comando e nuotando in scioltezza in 29′ alla progressione in vasca. Il campione del mondo in carica interpreta una prestazione a dir poco straordinaria con una progressione spaventosa ai 400 metri e scavando un abisso tra se e gli avversari. All’inseguimento, in corsia 2, il connazionale Gabriele Detti, già bronzo nei 400 stile libero, che dopo una bellissima progressione iniziale, non riesce a tenere il passo di Paltrinieri ed Horton. E’ un crescendo di emozioni la finale dei 1500 stile libero: un passo insostenibile quello dettato da Gregorio Paltrinieri: virata imponente, pennellata subacquea efficace, estrema coordinazione di braccia e gambe permettono al nuotatore di Carpi di viaggiare sotto il record del mondo nella terza frazione di gara.
Finale incandescente all’Acquatics Stadium: se un impressionante Gregorio Paltrinieri ipoteca senza concorrenza alcuna la medaglia dal valore più prezioso, inizia anche la straordinaria quanto insperata rimonta di Gabriele Detti, che supera Horton e si riporta in terza posizione. A 25 m dalla fine, si corona l’impresa: un traguardo che profuma di storia, di rivincita, di un sogno a lungo rincorso e finalmente realizzato: dopo il titolo europeo e mondiale, a Gregorio mancava soltanto il riconoscimento olimpico, che giunge insieme al bronzo di Detti. Una notte che tiene tutti svegli, una notte di brividi e sorprese: la notte di Gregorio e Gabriele e dell’Italia intera.