Doppio quarto posto per l’Italia con Anna Comarella nella 10km junior femminile e Sebastiano Pellegrin nella 15km under23 maschile, in una giornata in cui tutte le vittorie sono andate a fondisti che non avevano ancora vinto l’oro nelle precedenti prove di sprint e tecnica classica.
Doveva essere la giornata delle skiathlon ai Mondiali junior/under 23 di sci di fondo in svolgimento a Rasnov e invece, a causa delle condizioni climatiche, sono andate in scena le 10/15km a tecnica libera.
Partendo dai junior, la gara maschile è stata in discussione solo nei primi chilometri con la lotta tra il russo Ivan Yakimushkin e il norvegese Mattis Stenshagen. I due, che fino a quel momento avevano disputato un normale Mondiale, sono stati alla pari fino al secondo intermedio (sui 5km), quando il russo ha iniziato a spingere sugli sci e, con un vantaggio controllato di 10/15 secondi, ha chiuso la gara in testa, togliendo alla Norvegia il primo oro dopo che ne aveva conquistati quattro su quattro gare junior disputate.
Russia e Norvegia si sono divise le prime otto posizioni della gara, con il coreano Magnus Kim pronto a rovinare la festa col quinto posto. Le due nazioni avranno modo di confrontarsi venerdì 26 con una staffetta che si preannuncia indecisa fino all’ultimo metro. Finisce settimo Johannes Hoesflot Klaebo, che fino a quel momento aveva conquistato i due titoli iridati in palio.
Primo degli italini è Paolo Ventura, ventiduesimo ad un minuto e 43 di distacco da Yakimushkin; due posizioni più dietro troviamo Daniele Serra e in seguito Mikael Abram, ventisettesimo. Molto più indietro, a quasi tre minuti, Simone Dapra.
Tra le junior primeggia Ebba Andersson, al comando dal primo all’ultimo chilometro di gara. La svedese, già bronzo l’anno scorso nello skiathlon ad Almaty, incrementa il suo vantaggio ad ogni intermedio, fno a consolidarsi sui trenta secondi sulla tedesca Katharina Henning e la norvegese Tiril Udnes Weng. Dopo il decimo posto nella prova classica, Anna Comarella ottiene il suo miglior risultato a questi Mondiali con il quarto posto (seconda tra le nate nel ’97), abbastanza lontana dal podio, ma sicura nelle ultime spinte di gara: la cortinese della Forestale aumenta di intensità e recupera posizioni mano a mano che la gara volge verso il termine, finendo di appena un secondo davanti alla tedesca Katherine Sauerbrey.
Le altre italiane finiranno purtroppo lontane dalla vetta, con Monica Tomasini ed Ilenia Defrancesco che si piazzano 31esima e 32esima, mentre è ancora più lontana Veronika Broll.
Le gare sono poi continuate nel pomeriggio con le competizioni riservate agli under 23.
Simen Hegstad Krueger, norvegese classe 1993, è sceso in pista con uno dei primi pettorali e, con il miglior tempo in quasi ogni intermedio, si è assicurato il primato nella 15km, lottando secondo su secondo sul francese Clement Parisse e conquistando nel finale un vantaggio decisivo a tenere dietro il francese.
Sebastiano Pellegrin è stato per tutta la gara sul podio virtuale (con uno svantaggio su Krueger che oscillava tra uno e sei secondi), ma sul finale ha dovuto subire la rimonta del francese Alexandre Pouye che aumentava il suo rendimento, andando a conquistare un insperato bronzo per soli sei secondi dal fondista delle Fiamme Oro. Manuel Perotti ha chiuso diciassettesimo a un minuto e mezzo, mentre Stefan Zelger è rimasto poco fuori dai primi 30 della competizione.
Nella gara delle donne under 23 è arrivato finalmente il momento di Victoria Carl che, dopo l’argento a tecnica classica e il settimo posto nella sprint, ha conquistato il suo primo titolo under 23 dopo aver dominato la categoria delle junior negli anni precedenti. La vittoria non è mai stata in discussione, con la slovena Lea Einfalt che conquista la prima medaglia per la sua nazione, fino a diventare una delle poche a contrastare un medagliere composto principalmente da quattro/cinque potenze (Norvegia, Russia, Germania, Svezia e Francia). Bronzo per la russa Anastasia Sedova che, dopo un inizio incerto (24esima posizione dopo 2.5km) mette il turbo nel successivo pezzo di gara e arriva fino al terzo posto.
Buone prestazioni per le due sole italiane presenti, Giulia Stuerz e Caterina Ganz che concludono la 10km rispettivamente al dodicesimo e al quattordicesimo posto, a soli quattro secondi di differenza. Le due disputano un tipo di gara completamente diverso tra di loro: la Stuerz parte molto più forte e decisa, mentre la Ganz si gioca tutte le sue carte migliori sul finale di gara, recuperando pian piano posizioni in classifica.