Ciclismo

Giro d’Italia 2019, i migliori alleati di Roglic sono i velocisti

Primoz Roglic - Foto profilo FB

Pascal Ackermann vince la quinta tappa del Giro d’Italia 2019 davanti a Gaviria e Demare. Roglic resta in rosa senza faticare, Dumoulin non riesce a proseguire e abbandona la Corsa Rosa.

La quinta frazione del Giro d’Italia, da Frascati a Terracina, è caratterizzata da una pioggia battente che ha accompagnato i corridori per tutti i 140 chilometri di corsa. Qualche scivolata ma nulla di grave e nonostante il ritmo non elevato Tom Dumoulin non riesce a proseguire. Abbandona la gara e il Giro perde il primo grande protagonista. Vista la partenza in salita, la tappa corta e il maltempo ci si poteva attendere un inizio sprint per far esplodere la corsa e tagliare fuori i velocisti. Invece sono le squadre dei velocisti a mantenere i fuggitivi di giornata (Barbin, Orsini, Vervaeke, Santaromita e Florez) sotto controllo e per l’ennesima frazione gli uomini di Roglic hanno preservato energie preziose senza faticare in testa al gruppo. Squadre attente e organizzate e ci si gioca di nuovo il successo allo sprint per la terza volta. Secondo sprint poderoso di Ackermann e seconda vittoria per il tedesco che regola Gaviria e si mette dietro Demare, terzo.

Ackermann si conferma un velocista di primissima fascia e non più un outsider. Nello sprint all’interno del circuito cittadino di Terracina Viviani ha la miccia bagnata e fa cilecca, Gaviria tiene duro fino all’ultimo metro ma il tedesco è più forte. L’attaccante della Bora Hansgrohe è nuovamente maglia ciclamino, Roglic combatte il freddo e la pioggia ma vive una giornata tranquilla.

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