La trentaseiesima giornata di Serie A 2018/2019 offre la sfida fra Torino e Sassuolo all’Olimpico di Torino, nel match domenicale delle 12.30, conclusasi 3-2 in favore dei granata. Lo scontro si sviluppa male inizialmente per il Torino che fallisce un rigore e si trova due volte in svantaggio, ma con caparbietà riesce a rimontare nel giro di un minuto con Andrea Belotti assoluto protagonista.
Nelle battute iniziali del primo tempo, il match si mostra subito molto intenso, con entrambe le compagini che si affrontano a viso aperto palesando grande agonismo e voglia di darsi battaglia: alcuni scontri duri e muscolari in mezzo al campo fanno da protagonisti. La prima vera emozione si presenta a 15 minuti dall’inizio, in quanto De Silvestri impatta bene la sfera scodellata in mezzo sugli sviluppi di un calcio d’angolo e impegna seriamente Consigli, costretto a smanacciare faticosamente in calcio d’angolo. Il Torino attua un forcing offensivo con elevata foga agonistica e trova l’episodio potenzialmente giusto per sbloccare il match al 17° minuto di gioco: difatti da un cross dalla destra di Izzo, Magnanelli sfiora distrattamente la palla con il braccio e Giacomelli indica il dischetto, ma Belotti spara sulla traversa l’importante penalty e vanifica una grande opportunità. Il Sassuolo reagisce bene e manovra con ordine a centrocampo, grazie al grande contributo in entrambe le fasi di Sensi, e riesce a colpire al minuto 27 con Bourabia, il quale scarica un potente destro rasoterra dai 20 metri che trafigge un incolpevole Sirigu per l’1-0. Sbadatamente, però, Bourabia toglie la maglia per esultare dopo il suo gol e viene espulso dall’arbitro per somma di ammonizioni, lasciando in 10 i suoi compagni a causa di un episodio che quantomeno evitabile. Gli uomini di Mazzarri allora ci provano con veemenza, delusi dallo svantaggio a sorpresa ma rinfrancati dall’espulsione, e con l’ingresso di Iago Falque per Ansaldi la manovra diventa imprevedibile, ma al tempo stesso più spezzettata, e molte offensive condite dalle eleganti serpentine dello spagnolo si concludono con un nulla di fatto. L’ultima vera occasione della prima frazione capita sulla testa di Izzo che colpisce bene su un cross da calcio d’angolo conferendo forza e precisione alla palla, ma Consigli è ancora attento. Il secondo tempo inizia come meglio non potrebbe per il Torino, che dopo uno sforzo offensivo notevole, trova la realizzazione di quest’ultimo al 56° minuto, in quanto Baselli inventa uno splendido suggerimento filtrante per De Silvestri, che dalla destra mette in mezzo per Belotti che concretizza a porta sguarnita siglando l’1-1. Appena 7 minuti dopo il gol il Torino fallisce una clamorosa occasione da gol con Berenguer che spara alto su servizio di un galvanizzato Belotti, su errore in disimpegno di Magnanelli. Il Torino cerca in ogni modo di trovare la via del gol, creando moltissimo dalle parti di Consigli, ma nessuno degli effettivi offensivi piemontesi mantiene la giusta freddezza. Il Sassuolo al 71° trova spazio in contropiede e Boga punta e supera sia Moretti che N’Koulou repentinamente e in area di rigore scarica un potente destro, sul quale dopo la respinta di Sirigu arriva Lirola, che riesce a trovare la via del gol con un colpo di tacco di ottima fattura: 1-2 come un fulmine a ciel sereno. Il Torino non molla e a 10 minuti dalla fine Meitè serve il geniale movimento di Zaza, che davanti al portiere avversario non trema e incrocia il suo mancino che va in rete. I padroni di casa ribaltano totalmente l’inerzia del match in 1 minuto e 35 secondi, in quanto Belotti riceve un cross arretrato di De Silvestri e inventa una rovesciata magnifica che si insacca meravigliosamente alle spalle di Consigli: 3-2 fondamentale. La sfida si conclude con la vittoria del Torino che sogna ancora in grande.
Il migliore atleta in campo è di certo stato Andrea Belotti, reo di una prestazione maiuscola, iniziata male con un rigore sbagliato ma riscattata totalmente da un agonismo da vero capitano e una doppietta decisiva coronata da un gesto tecnico unico. Il bomber del Torino dimostra una volta di più la sua leadership e la sua cattiveria agonistica, generando costantemente azioni offensive insidiose e prendendosi sulle spalle tutto il peso della squadra portando il pallone al sicuro per far rifiatare i suoi compagni: imprescindibile.