Esce allo scoperto Andrea Conti ai microfoni di DAZN, parlando in fattispecie del periodo che stanno passando recentemente i rossoneri e delle possibili ambizioni Champions per quanto riguarda le tre partite rimanenti.
Il terzino è stato interrogato sui giorni di ritiro, causati principalmente dal famoso ritardo di Bakayoko pre-Milan-Bologna: “Non sono stati facili, era come stare a casa senza poter mai uscire. Ci sono però serviti, visto che ci siamo compattati e abbiamo vinto una partita importante come quella contro il Bologna. In una stagione ci sono sempre degli alti e bassi ma sicuramente avremmo potuto evitare alcuni pareggi e qualche sconfitta. Tutti avrebbero però firmato per arrivare a questo punto della stagione con la possibilità di giocarci ancora il quarto posto”.
Sono seguite domande più leggere, con la prima inerente alla figura di Paolo Maldini: “Fino a un paio di mesi fa facevo quasi fatica a parlare con lui. Lo guardi e vedi la storia, ma è una persona umilissima. Mi sono sentito parecchio in difficoltà quando l’ho conosciuto”.
Si è poi arrivati a domandare se Andrea Conti fosse già stato vicino al Milan da giovane: “Da piccolo ero stato preso sia dal Milan che dall’Atalanta, ma mio papà ha scelto la Dea. Credo sia stata una decisione per la quale lo ringrazierò per sempre”.
Infine è stato chiesto al classe ’94 se volesse promettere qualcosa nel caso in cui il Milan riuscisse a qualificarsi alla Champions: “Se devo fare tanti chilometri a piedi, li faccio volentieri. Cosa vuoi che siano 50 chilometri a piedi”