La trentacinquesima giornata di Serie A 2018/2019 si conclude con il posticipo fra Milan e Bologna a San Siro, conclusosi 2-1 in favore dei rossoneri. Il Milan conquista dunque una importante vittoria di quantità e carattere, spazzando parzialmente via le polemiche settimanali. Il Bologna esce sconfitto dal Meazza, mostrando comunque tenacia e voglia di non mollare mai in vista di una salvezza alla portata per le qualità palesate nel finale di stagione. Il primo tempo mostra un Milan determinato nelle battute iniziali, con ottime giocate personali di Calhanoglu e Zapata che impensieriscono la retroguardia avversaria, rispettivamente con un potente destro improvviso da fuori area e con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Con il passare dei minuti, però, la manovra rossonera diventa sempre meno fluida, con passaggi troppo spesso basilari, timorosi e senza spunti estrosi, mentre il Bologna prende campo con pazienza e ordine, rendendosi pericoloso con le incursioni degli esterni alti. Al 15° minuto Poli sfodera un cambio gioco meraviglioso e Orsolini con il controllo in corsa mette fuori causa Rodriguez dirigendosi verso l’area piccola e indirizzando un ottimo mancino piazzato, ma Donnarumma nega la gioia del gol all’emiliano con un grande intervento. Gli ospiti sfruttano il momento positivo e appena tre minuti dopo l’occasione di Orsolini, Palacio aggancia un interessante suggerimento di Sansone ed effettua un insidioso cross teso, intercettato ancora magistralmente da Donnarumma. Dopo un forcing offensivo del Bologna senza effetti concreti, il Milan trova l’episodio giusto paradossalmente nel momento peggiore del match: al 37° minuto Suso riceve palla al limite dell’area, supera un uomo e scarica un violento mancino che finisce alla sinistra di Skorupski per il fondamentale vantaggio casalingo. La prima frazione non offre altre particolari emozioni, con il Milan più sciolto in possesso dopo la gioia del gol e il Bologna che cerca vanamente di fraseggiare in modo pericoloso nella metà campo avversaria.
Il secondo tempo inizia con il medesimo andamento del primo, in quanto entrambe le squadre si affrontano a viso aperto, forse attente più a non subire che ad offendere con efficacia. In due minuti, dal nulla, le due squadre regalano emozioni forti: al 52° Calhanoglu calcia bene dal limite sfiorando l’incrocio, mentre al 54° Pulgar prova dai venti metri un gran destro, ma Donnarumma è ancora attento e sventa la conclusione. A 23 minuti dal termine Paquetà prova un destro al volo da fuori, su cui il portiere del Bologna non è perfetto, e Borini con foga agonistica arriva per primo sulla respinta e insacca di sinistro in fondamentale 2-0. Il Milan si rilassa eccessivamente e va in evidente confusione, in quanto ad un quarto d’ora dalla fine Sansone riesce a trovare Destro smarcato in area con uno splendido pallone vellutato, e l’attaccante bolognese non ci pensa due volte a stoppare e scaraventare in rete tempestivamente il gol della speranza. Appena due minuti dopo Paquetà reagisce male ad un banale fallo di Pulgar e, dopo l’ammonizione dell’arbitro, spinge via quest’ultimo nervosamente, scaturendo una sciocca espulsione per doppia ammonizione e lasciando la propria squadra in 10 uomini per una considerevole parte della gara. Gli ospiti credono nel pareggio e creano qualche insidia alla difesa rossonera, particolarmente pericolosi un Poli, con un tiro dal limite che si spegne però, docile, fra le braccia del portiere milanista ed Edera a 4 minuti dal termine che fa partire un grande mancino, sul quale ancora Donnarumma è decisivo. La difesa casalinga regge il prezioso vantaggio con fatica e porta a casa 3 punti molto importanti per sperare ancora in ottica Champions; nel finale pessime scene, con Sansone e Dijks espulsi e Kessie ammonito, da diffidato, per alcuni litigi in campo.
Il man of the match è di sicuro stato Gianluigi Donnarumma, reo di una prestazione da grande protagonista, avendo messo una pezza più volte sulle pericolose offensive degli ospiti. Donnarumma è un classe ‘99, ma dal 2015 difende con continuità i colori rossoneri e gioca con la verve di un veterano, mostrando una leadership che molti altri più grandi di lui non mostrano nella sua squadra. Il giovane talento italiano sta affinando sempre di più le sue esponenziali qualità, cercando di migliorare in alcune minuziosità come l’impostazione con i piedi, ma di certo è un’ancora per questo Milan che spera fortemente di trovare la qualificazione in Champions: Donnarumma è la sua certezza.