Ciclismo

Ciclismo, Liegi-Bastogne-Liegi 2019: i favoriti della vigilia e gli italiani in gara

Vincenzo Nibali
Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) - Foto filip bossuyt - CC-BY-2.0

I favoriti della vigilia per la Liegi-Bastogne-Liegi 2019, terza e ultima Classica del trittico delle Ardenne. Tante novità nel percorso lungo i 256 km che porteranno i corridori di nuovo a Liegi come sede di arrivo, per la prima volta da 27 anni. Una modifica che rende di fatto ancor più l’uomo da battere Julian Alaphilippe: il fenomeno francese è il grande favorito, dopo una primavera che lo ha visto trionfatore alla Strade Bianche, alla Sanremo e mercoledì anche alla Freccia Vallone. L’assenza di asperità nel finale lo rende anche il più veloce nel caso di una volata ristretta con gli altri big, anche se la Deceuninck-Quick Step dovrà lavorare alla perfezione per tenere la corsa cucita negli ultimi 50 km. Come stato di forma il principale avversario di Alaphilippe potrebbe essere Jakob Fuglsang. Il danese dell’Astana è stato assoluto protagonista nel trittico delle Ardenne, ma se nel finale dell’Amstel è stato beffato anche lui da Van der Poel alla Freccia è stato l’unico a tenere le ruote di Alaphilippe.

LIEGI-BASTOGNE-LIEGI 2019: DATA, ORARI E DIRETTA TV

L’ANALISI DEL PERCORSO

Grande condizione anche per Maximilian Schachmann, quinto sia all’Amstel che alla Liegi: potrebbe essere un outsider di lusso per un piazzamento di prestigio e potrebbe godere di una minore attenzione rispetto ai big. Non hanno particolarmente brillato negli ultimi giorni, ma sono da tenere in considerazione il campione del mondo Alejandro Valverde, il polacco Michal Kwiatkowski e l’australiano Michael Matthews. L’Embatido ha grande esperienza alla Liegi, ma a 38 anni suonati la stagione delle Classiche lo ha visto raramente protagonista. “Kwiato” ha messo in mostra una buona condizione alla Amstel, dove però gli è mancato il colpo di pedale giusto negli ultimi chilometri. Matthews potrebbe essere una mina vagante allo sprint, ma dovrà prima tenere botta sulle salite del finale. Attenzione poi a Romain Bardet, Adam Yates e Daniel Martin: soprattutto quest’ultimo ha un legame speciale con la Liegi, avendola vinta nel 2013 per poi arrivare secondo nel 2017.

GLI ITALIANI – Sono 16 gli italiani al via della “Doyenne”: il sogno è quello di spezzare un digiuno che dura ormai dal trionfo di Di Luca nel 2007. Le maggiori speranze sono affidate a Vincenzo Nibali: lo “Squalo” non ha nascosto di puntare alla Liegi prima del Giro e negli ultimi giorni ha messo in mostra una buonissima condizione al Tour of the Alps. Il percorso si presta ad attacchi coraggiosi da lontano, il siciliano avrà tutti gli interessi a rendere la corsa dura per evitare un arrivo in un gruppetto dove partirebbe quasi certamente sconfitto allo sprint. Grandi aspettative anche su Davide Formolo, settimo lo scorso anno alla Liegi e ora atteso al definitivo salto di qualità. Non va poi dimenticato Alberto Bettiol, che cercherà di chiudere con il botto una stagione delle Classiche che lo ha consacrato a big con il trionfo nel Fiandre. Potranno ambire ad un buon risultato anche Diego Ulissi (terzo alla Freccia pochi giorni fa), Enrico Gasparotto e Alessandro De Marchi.

Il borsino dei favoriti

***** – Alaphilippe

**** – Fuglsang, Nibali, Valverde

*** – Kwiatkowski, Matthews, Schachmann, Martin

** – Bardet, A.Yates, Formolo, Ulissi, Bettiol

* – Dumoulin, Wellens, Gasparotto, De Marchi

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