Serie A

Juventus, Emre Can: “La Juventus è una famiglia. Sono felice e posso immaginare di restare qui per diversi anni”

Emre Can
Emre Can - Foto Antonio Fraioli

Emre Can, indisponibile questa sera nella sfida dei quarti di finale di Champions League 2018/2019 tra Ajax e Juventus, ha parlato ai microfoni di DAZN. In merito all’importante partita di questa sera il centrocampista bianconero ha detto che “l’Ajax è una squadra giovane e coraggiosa, ma se tiriamo fuori le nostre qualità sono sicuro che raggiungeremo le semifinali. Vogliamo vincere lo Scudetto e la Champions League”. 

Il tedesco ha poi affermato che fino a qua la sua avventura con la Vecchia Signora sta andando bene e che potrebbe fermarsi a lungo a Torino: “La Juventus è una famiglia, tutti ti trattano con grande calore. Sono felice e posso immaginare di restare qui per diversi anni, ma nel calcio non si sa mai”. E mentre un occhio guarda al futuro, l’altro torna sul più recente passato inglese: Klopp era deluso, voleva che restassi al Liverpool, ma ha accettato la mia decisione. Sapeva che non era una scelta contro di lui o contro il club, ma semplicemente per una nuova sfida alla Juventus. Ho trascorso un periodo bellissimo a Liverpool e sarò sempre grato a tutte le persone che mi hanno supportato, mi sento ancora con Klopp”.

Emre Can si è poi soffermato sui protagonisti della Juventus da Mister Allegri a Ronaldo, passando per la paura subita dalla notizia del problema al cuore di Khedira: “A volte dimentichiamo che nella vita ci sono cose più importanti del calcio, è stato uno shock per tutti quando siamo venuti a sapere dei suoi problemi cardiaci, ma fortunatamente sta di nuovo bene. Sami mi ha aiutato molto, lo scorso autunno non è stato semplice a causa del mio intervento alla tiroide.
“L’effetto Ronaldo è enorme, sulla città, sul club e sul campionato, tutti parlano di lui. Ma tutti parlano del grande giocatore, per me conta la persona prima di tutto e lui è molto amichevole, un ragazzo con i piedi per terra. Tutti nel gruppo vanno d’accordo con lui. Anche a 34 anni vuole sempre essere il migliore per dimostrare al mondo ciò che può fare in ogni gara. La sua prestazione contro l’Atletico Madrid è stata pazzesca”. Allegri è un maestro di tattica, prova sempre nuove soluzioni e per lui ogni piccolo dettaglio è importante. Come persona poi è molto divertente: da fuori non sembra, ma scherza e ride molto con noi, anche se onestamente lo capisco poco, perché è toscano e parla un dialetto molto difficile da capire (ride, ndr). Mi sono già lamentato con Klopp per il duro lavoro a Liverpool (ride, ndr), ma qui alla Juventus è ancora più duro”.

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