Domenica 7 aprile si corre il Giro delle Fiandre, prima vera classica del Nord. Sarà un Fiandre senza un vero padrone, con tanti big non al top e con molti corridori candidati ad essere la sorpresa della corsa. I più recenti vincitori Terpstra, Gilbert e Sagan non sembrano essere nella migliore condizione, eppure hanno il talento nel Dna e sono in grado di tirare fuori il coniglio dal cilindro in qualsiasi momento. Lo slovacco quest’anno non è ancora riuscito a entrare in forma, forse, perché vuole compiere una vincente campagna sulle Ardenne, sappiamo – però – che anche a metà gas l’ex triplice campione del mondo può restare con i primi. Terpstra, finora non ha mai brillato e il fatto che sia in Direct Energie certamente non lo aiuta. Gilbert, invece, in questo inizio di stagione lo abbiamo visto davvero poco ma, al contrario dell’olandese, proprio il fatto di essere in Deceunick Quick Step lo potrebbe aiutare con un attacco lanciato da lontano, come avvenuto nel 2017.
GIRO DELLE FIANDRE 2019, L’ANALISI DEL PERCORSO
Uno che, sempre nel Wolfpack, può partire da lontano e avere le forze per arrivare al traguardo è Jungels. Il lussemburghese ha mostrato in queste prime semiclassiche belghe una condizione invidiabile. Non è forse la corsa più adatta a lui, ma non va sicuramente sottovalutato.
Delle condizioni non ottimali dei diretti avversari avrebbe potuto approfittarne Naesen, che difficilmente però sarà al via dopo aver contratto la bronchite. Altro grande protagonista potrebbe essere Van Avermaet che quest’anno ha corso di meno ma quando gareggia è sempre nel vivo del gioco. In grande spolvero vi sono i talenti del ciclocross: Van Aert e soprattutto Van der Poel, quest’ultimo recente vincitore della Dwars Door Vlaanderen. Il parterre dei candidati in grado di portare a casa il Fiandre, però, è molto ampio e vanno sicuramente citati: Valverde che punta forte sulla corsa fiamminga, Lampaert che proverà a sfruttare il gioco di squadra, Benoot, quinto alla Dwars, Mohoric che continua a non smettere di stupire e sembra competitivo su ogni tipo di terreno e il duetto della Trek Stuyven – Degenkolb, nonostante finora non abbiano mai inciso (il belga soprattutto appare sottotono). Kristoff, invece, non è più quello degli anni migliori ma la zampata riesce ancora a metterla a segno (vedi alla Gent Wevelgem). Il norvegese, inoltre, sarà supportato da Gaviria che cercherà di cogliere l’attimo se ne avrà l’occasione. Laporte, infine, ha mostrato di essere un “cagnaccio” e farà di tutto per restare sulla testa della corsa.
Non c’è sicuramente da stupirsi di attacchi da lontano che possano arrivare al traguardo o pezzi della fuga di giornata che resistono e ottengono un ottimo risultato, proprio come successe a Pedersen l’edizione scorsa. Il talento danese, quest’anno, non lo si è mai visto sui suoi standard e difficilmente potrà competere per la vittoria. Sono tanti i meno quotati, i cosiddetti outsiders, che anticipando o cogliendo il momento giusto possono fare un grande Fiandre.
ITALIANI IN CORSA – I portacolori azzurri in corsa sono 12: Bennati, Oss, Modolo, Bettiol, Trentin, Guarnieri, Moscon, Colbrelli, Basso, Marcato, Troia e Ballerini, ma chi può fare davvero bene?
Sicuramente la coppia dell’EF Drapac: Bettiol che in questo inizio di stagione ha sorpreso con prestazioni ottime, inoltre Vanmarcke non è al meglio a causa di guai fisici e il toscano potrebbe ottenere i gradi da capitano, ma anche Modolo che, nell’ultima annata, ha mostrato di avere un buon feeling con il Nord. Da Trentin ci si aspetta grandi cose, il campione europeo potrebbe essere con i primi a giocarsi la gara. L’ex Androni Ballerini, al primo anno nel World Tour, ha messo in mostra grande grinta e coraggio che potrebbero sicuramente sostenerlo in una corsa come il Fiandre. Possibile outsider anche Sonny Colbrelli, decimo nel 2017 e sempre molto concentrato sulle Classiche del Nord. Infine non si può non citare Moscon, il noneso non è al meglio della sua condizione, ma sembra essere in crescita e non esiterà a mettere fuori il naso per cercare un buon risultato.
IL BORSINO DEI FAVORITI
***** Stybar, Van der Poel, Van Avermaet
**** Jungels, Sagan, Van Aert
*** Terpstra, Valverde, Lampaert, Benoot, Vanmarcke, Bettiol, Trentin, Mohoric, Degenkolb, Kristoff, Laporte, Gilbert
** Wellens, Ballerini, Demare, Moscon, Colbrelli, Rowe, Matthews, Pedersen Mads, Gaviria, Stuyven
* Keukeleire, Cort Magnus, Garcia Cortina, Valgren, Stannard, Van Baarle, Bol, Soren Kragh Andersen
Legenda: con cinque e quattro stelle abbiamo i favoriti della corsa, con tre i corridori che possono essere assoluti protagonisti, con due i cosiddetti outsiders che non vanno sottovalutati mentre con una sola stella i ciclisti che molto difficilmente possono vincere ma potrebbero lasciare lo zampino nella corsa.