Il minimo sforzo per il massimo risultato: alla Lazio basta un gol di Caicedo al 36′ del primo tempo per portare a casa 3 punti da Frosinone e rilanciare le proprie ambizioni Champions, distante adesso solo un punto. Da salvare, per gli uomini di Inzaghi, però, c’è più che altro il risultato visto che, con un avversario decisamente inferiore, soffrono più del dovuto e rischiano anche di andare in svantaggio quando l’arbitro assegna il calcio di rigore per un contatto tra Ciano e Bastos, poi tolto dalla VAR. A togliere le castagne dal fuoco arriva poi la rete di Caicedo che fissa il punteggio sullo 0-1 finale.
FROSINONE (3-5-2)
Sportiello 6
Para il parabile, ma sulla botta di Caicedo da distanza ravvicinata non riesce neanche a metterci le mani. Poco avrebbe potuto, quello dell’ecuadoriano è un missile che pochi portieri al mondo avrebbero respinto.
Kranjc 5.5
Non ha colpe dirette sul gol, ma si fa comunque sorprendere dalla giocata di Caicedo. Non trasmette sicurezza al reparto nonostante non commetta errori grossolani. (Dal 75′ Ciofani s.v.)
Salomon 5.5
Caicedo lo mette in difficoltà eppure la sua fisicità dovrebbe permettergli di reggere il confronto: non è così visto che lo lascia troppo libero in occasione del gol facendosi trovare spesso in ritardo sugli avversari. Meriterebbe almeno il giallo per un paio di interventi scomposti, ma l’arbitro lo grazia.
Capuano 6
Sorpreso anche lui dal tocco di Caicedo, quando si fa trovare fuori posizione. Con il passare dei minuti cresce, non sfigura davanti a Immobile rendendolo inoffensivo.
Zampano 6
La sua spinta sulla fascia è costante, fa della corsa la sua arma principale. Non sempre riesce ad essere preciso, ma arriva spesso sul fondo costringendo Durmisi a faticose rincorse.
Chibsah 5.5
Non può essere il suo compito quello di far partire la manovra ma sbaglia troppo in fase di impostazione: lotta e ringhia su ogni pallone senza però riuscire mai a togliere palloni importanti agli avversari.
Viviani 5.5
Per lui, cresciuto nel settore giovanile della Roma, è praticamente un derby: cerca di dare geometrie e vivacità, ma non riesce nel suo intento preso in mezzo dalla morsa dei centrocampista laziali. (Dal 76′ Sammarco s.v.)
Valzania 5.5
Si piazza nel ruolo di intermedio, ma mancano i suoi inserimenti. Troppo timido, non va mai alla conclusione. (Dal 81′ Trotta s.v.)
Beghetto 6
Tanta quantità alternata a una discreta dose di qualità: è intraprendente, non ha paura di sfidare gli avversari e mette un paio di palloni interessanti in mezzo che i suoi non sfruttano.
Ciano 6
Fa quel che può contro avversari ben più blasonati e riuscirebbe anche a trovare il varco giusto beffando Bastos e conquistandosi un rigore che poi la VAR gli toglie.
Pinamonti 6
E’ giovane e ha voglia di mettersi in mostra. Corre, scatta e va alla conclusione facendo passare brutti momenti al più esperto Bastos che ne soffre l’esuberanza. Ha sui piedi la palla del pareggio, ma la manda alle stelle.
All.Baroni 6
Il suo Frosinone, nonostante una missione quasi impossibile e una classifica deficitaria, non rinuncia a giocare anche di fronte a un avversario più blasonato rischiando anche di portare a casa un punto prezioso che solo la parata di piede di Strakosha evita.
LAZIO (3-5-1-1):
Strakosha 6
Serata di ordinaria amministrazione per lui, il Frosinone non si rende mai pericoloso dalle sue parti. Nel finale è bravo a respingere di piede la conclusione quasi a botta sicura di Trotta. Rimedia un’ammonizione per perdita di tempo decisamente evitabile.
Bastos 5
Spesso in difficoltà, legge male gli attacchi del Frosinone in diverse occasioni tanto che Pinamonti gli scappa un paio di volte. Ha sulla coscienza anche il contatto con Ciano che solo la VAR, dopo il rigore assegnato dall’arbitro, annulla.
Acerbi 6,5
Comanda con autorità il reparto, non esita a far sentire la sua voce anche nei confronti di compagni più navigati. Preciso in anticipo e bravo anche a chiudere le falle lasciate dai compagni, è ormai una pedina alla quale Inzaghi non può rinunciare.
Radu 6
Le fatiche di Coppa Italia si fanno sentire, non è al meglio e si vede: il romeno fornisce comunque la solita prova di sostanza e temperamento senza mai andare in affanno dalla sua parte.
Marusic 5.5
Da lui, in una partita del genere, ci si aspettava di più: non arriva quasi mai sul fondo, limitandosi a difendere la sua zona dagli attacchi di Beghetto.
Parolo 6
Torna nella sua posizione abituale dopo lo spostamento a destra contro la Juventus e mostra la solita grinta. Corre e lotta su ogni pallone offrendo sempre la sponda per i compagni in difficoltà.
Badelj 6
Si piazza in cabina di regia e gestisce il gioco con mestiere: accelera quando serve, fa rifiatare i compagni e perde pochissimi palloni. Non ruba l’occhio, ma il suo è un contributo prezioso. (Dal 58′ Leiva 5.5: non entra in campo nel migliore sbagliando un paio di appoggi non certo da lui)
Luis Alberto 6
Nella prima mezzora di gioco spara a salve, i suoi passaggi non trovano quasi mai i compagni. Poi, d’improvviso, si illumina fornendo l’assist a Caicedo che vale il vantaggio biancoceleste. Esce per un infortunio a metà ripresa (Dal 65′ Lulic 5.5: la condizione fisica non è certo delle migliori e si vede tanto da farlo piegare sulle gambe ancor prima del fischio finale dell’arbitro )
Durmisi 6
Inizia bene con un paio di accelerazione che potevano essere più pericolose se solo i compagni lo avessero seguito. Perde ritmo con il passare dei minuti finendo per limitarsi a presidiare la sua zona di competenza.
Caicedo 7
Inzaghi gli da fiducia, lui impiega appena 3 minuti per scaldare i guanti di Sportiello. Sono le prove generali al gol che arriva alla mezzora quando controlla con il destro e di sinistro scarica un missile sotto l’incrocio che vale il vantaggio e tre punti fondamentali.(Dal 58′ Berisha 5.5: Inzaghi gli concede mezzora abbondante, lui cerca di mettersi in mostra pressando gli avversari e cercando la giocata ogni volta che può. Non sempre ci riesce, da rivedere per il futuro)
Immobile 5.5
E’ una di quelle serate in cui non gli riesce nulla, dal passaggio al compagno al tiro in porta. Si innervosisce con il passare dei minuti finendo per peggiorare una prestazione da dimenticare il più in fretta possibile.
All.Inzaghi 6
Vara una squadra a due punte, ma la sua Lazio non convince, nonostante la vittoria che proietta i biancocelesti a un punto dal 4° posto. Troppa sofferenza contro un Frosinone non certo irresistibile, da salvare c’è però il risultato che interrompe una serie negativa di due sconfitte consecutive. A parziale giustificazione c’è la stanchezza dei 120 minuti di San Siro e le assenze in difesa.