Kiki Bertens è regina di San Pietroburgo: nell’ultimo atto della quarta edizione del Wta Premier russo, la numero 8 del mondo ha superato Donna Vekic con lo score di 7-6(2) 6-4, dopo un’ora e quarantacinque minuti di gioco. Si tratta per lei dell’ottavo titolo in carriera, il primo in assoluto su una superficie indoor. Succede, nell’albo d’oro del torneo, alla recente finalista degli Australian Open Petra Kvitova, eliminata ai quarti di finale proprio dalla sua sfidante odierna.
I precedenti confronti diretti, tutti giocati sul veloce, parlavano quasi del tutto croato: tre infatti i successi della Vekic, il più recente dei quali il mese scorso a Brisbane, in cui ha dovuto salvare due match point nel terzo e decisivo parziale prima di imporsi; uno quello dell’avversaria, arrivato in un match di qualificazione nel 2016 a Miami. Cammino quasi perfetto quello della tennista di Osijek, che dopo avere perso il primo set nel match d’esordio contro Timea Bacsinszky, non ha più ceduto un solo parziale nei successivi tre incontri. Bertens, che in veste di seconda testa di serie ha approfittato di un bye al primo turno, è reduce dall’ottima semifinale disputata contro Aryna Sabalenka: anche per lei un solo set lasciato per strada, ai quarti contro la padrona di casa Anastasia Pavlyuchenkova. Ben diverso il bilancio nelle finali: se la giocatrice olandese ha trionfato in sette dei nove atti conclusivi giocati in carriera, Vekic ha alzato il trofeo al cielo in due occasioni sulle sei avute a disposizione in totale.
LA CRONACA
La prima mezz’ora di gioco smentisce le previsioni di equilibrio della vigilia: l’intensità degli scambi è molto alta, ma a sbagliare per prima è quasi sempre la ventisettenne di Wateringen. Troppi gli errori non forzati, scarso il rendimento con la seconda di servizio: grazie ai break ottenuti nel game inaugurale e nel settimo, un’ordinata Donna Vekic, fino a questo punto quasi impeccabile, si ritrova dunque a servire per portare a casa il primo set, avanti per cinque giochi a due. Una incredibile striscia di quattro giochi consecutivi e un ancor più eloquente parziale di sedici punti a uno, però, riporta clamorosamente la Bertens in partita. Adesso l’inerzia è tutta dalla parte di quest’ultima; la tennista croata torna a mantenere un proprio turno di servizio al gioco numero 12, consegnando al tie-break le sorti di un rocambolesco primo parziale. Un tie-break che la numero 8 del pianeta, totalmente un’altra giocatrice rispetto alla prima parte di set, gestisce con autorità dal primo all’ultimo punto, ponendo il punto esclamativo con una poderosa prima vincente: lo score è di sette punti a due.
La seconda forza del seeding prova ad accelerare fin dalle prime fasi del secondo parziale: approfittando di una Vekic più fallosa e nervosa, ottiene nuovamente un break a zero, il terzo di questa finale, nel terzo game, complici due sciagurati doppi falli dell’avversaria. La nativa di Osijek però reagisce, neutralizzando il tentativo di allungo dell’olandese; più propositiva in risposta, coglie un importante contro-break con un gran diritto a sventaglio da metà campo: è 3-3. Quando la partita sembra tornare sui binari dell’equilibrio, la ventiduenne croata rovina tutto giocando un pessimo turno di servizio nel nono game: ancora due doppi falli sigillano il nuovo break, quello decisivo, di Kiki Bertens, che archivia la pratica qualche istante dopo, al quarto match point e con l’aiuto beffardo del nastro, col punteggio finale di 7-6(2) 6-4.
Titolo numero 8 in carriera per la tennista dei Paesi Bassi: otto, come la posizione che occupa attualmente nel ranking mondiale, a soli 95 punti dall’ucraina Elina Svitolina. Si tratta curiosamente del primo trionfo “invernale” per Bertens: non era mai riuscita ad imporsi, infatti, nei mesi di gennaio, febbraio o marzo. Per Donna Vekic il grande rimpianto del clamoroso vantaggio sprecato nel corso del primo parziale, ma la consapevolezza di avere trascorso un’eccellente settimana in terra russa: grazie a questo prestigioso risultato, infatti, migliora la sua situazione in classifica e raggiunge la piazza numero 25, conquistando di conseguenza il suo best ranking.