Francesca Schiavone non smette di stupire. La tennista milanese batte la croata Petra Martic 6-3 6-3 (numero 162 del mondo) e conquista un posto nella finale del Wta di Rio de Janeiro (Brasile, terra rossa), è la finale numero diciotto della sua carriera, la prima da Marrakech 2013.
L’inizio di partita è piuttosto equilibrato: entrambe le giocatrici sono aggressive in risposta sulla seconda. La Schiavone trova una buona profondità nei suoi colpi, molto interessanti anche le sue variazioni, che producono colpi incredibili. Nonostante riesca molto bene a far correre la Martic, la croata serve benissimo e si tira fuori da tutte le sue difficoltà. Questo equilibrio si rompe nel settimo game: la Schiavone finalmente non commette errori, e la sua aggressività viene premiata con un break, anche grazie ad un bellissimo rovescio lungolinea degno della Schiavone dei tempi d’oro. In vantaggio l’azzurra riesce a mettere ancora di più sotto pressione: fondamentale il diritto che le apre il campo permettendole di comandare nella maggior parte dei casi. Anche le discese a rete portano i loro frutti: primo set 6-3 per la Schiavone.
L’italiana è in condizioni fisiche davvero ottimali, lo dimostra anche il fatto che, nonostante la Martic sia aggressiva, la Schiavone si difende sempre perfettamente, rimanendo incredibilmente lucida per tutto il match. La partenza è buonissima anche nel secondo parziale, però sotto 0-3, la Martic trova la forza di reagire, i colpi diventano più pesanti e anche la grande difesa della Schiavone non basta. Il set torna quindi in parità. In realtà, con qualche non forzato, la Martic ha anche chance per portarsi in avanti. A testimoniare però il grande momento della Schiavone è il modo in cui l’italiana fronteggia le difficoltà. Le palle break sono cancellate con l’esperienza e la stoffa della campionessa: il dritto torna a toccare le righe e l’azzurra arriva sul 4-3. La Schiavone oggi è tatticamente impeccabile, riesce a cambiare ritmo quando vuole, e accorcia bene lo scambio offrendo una grande prestazione, oltre che da fondo, anche con i colpi a rete. L’italiana si qualifica così in finale a Rio de Janeiro, tornando a partecipare all’ultimo atto di un torneo WTA dopo quasi tre anni. Con questo risultato inoltre, si avvicina sempre di più la Top-100. In finale l’attuale 132 della classifica se la vedrà con la vincente del match Cirstea-Rogers.