La notte italiana di mercoledì 23 gennaio ha visto in scena lo svolgersi di quattro partite della regular season NBA 2018/2019. I big three di Portland combinano 87 punti, ma non riescono a trovare risorse ed aiuti dagli altri sei giocatori scesi in campo, che segnano solo 27 punti in totale. George (36) e Westbrook (29) combinano per 65 punti, con altri quattro giocatori che superano abbondantemente la doppia cifra: i Thunder non sono più lunghi dei Blazers, ma la qualità dei pochi presi in considerazione è decisamente superiore. Sagra dell’orrore al tiro tra Mavs e Clippers, dove entrambe le squadre terminano con un 41% dal campo e un 20 su 70 dall’arco (28%): alla fine la spunta Dallas, più cinica e meno sprecona perlomeno nei 5 minuti finali. Per il resto vittorie prevedibili per Toronto e Minnesota, contro Sacramento (reduce da un back-to-back e senza tre giocatori regolarmente in quintetto) e Phoenix (non bisogna neanche motivare il perché).
Portland Trail Blazers-Oklahoma City Thunder 114-123
Paul George termina con 36 punti e 8 rimbalzi, mentre Russell Westbrook mette a referto la sua ennesima tripla-doppia con 29 punti, 10 rimbalzi e 14 assist. Steven Adams e Terrance Ferguson aggiungono al tabellino entrambi 14 punti punti.
Per Portland sempre e solo i soliti big three: Lillard e McCollum con rispettivamente 34 e 31 punti, Jusuf Nurkic con una doppia-doppia da 22 punti e 15 rimbalzi.
I Thunder non hanno quasi mai rincorso in questa partita (solo 30 secondi), ma ciò non significa che i Blazers abbiano fatto vivere loro una nottata tranquilla. La partita è equilibrata nel primo quarto (25-25), ma Oklahoma nel secondo quarto guadagna il primo (e unico) vantaggio in doppia cifra della partita a 1:32 dalla fine del primo tempo, in seguito a sette punti di fila dei Thunder firmati Ferguson, Adams e Westbrook (51-62). Nel terzo quarto i Blazers restano in scia grazie ai 21 punti di McCollum (87-93), tanti ma non abbastanza per surclassare il numero di punti messi a referto dai Thunder (i quali, a differenza dei Blazers, arrivano da mani diverse e non dai soliti tre giocatori). A 11:25 dalla fine della partita i Thunder iniziano una run di 0-8 grazie a 6 punti di Dennis Schröder (89-101), tuttavia i Blazers rispondono a dovere con sette punti consecutivi, tra cui 5 di Damian Lillard (96-101). A 5:08 una tripla di McCollum fa avvicinare Portland a -3 (106-109), prima che George e Westbrook segnino sei punti di fila dalla lunetta; in seguito, George intercetta un passaggio di Nurkic e si indirizza a canestro per il facile lay-up che in sostanza chiude i giochi a 2:17 dalla fine (108-117). A 1:24 dalla fine il numero 0 mette l’oliva nel Martini con una schiacciata feroce che fa esaltare la Chesapeake Energy Arena (110-121).
I Thunder fermano una streak di tre partite consecutive perse in casa contro Portland. Dopo aver perso cinque gare in sei uscite, sono reduci da tre vittorie di fila e fluidamente al terzo posto nella Western Conference (29-18). Tripla-doppia numero 14 in stagione per Westbrook, la numero 118 della sua carriera. Prossima gara per lo 0 & Co. venerdì notte, in casa contro i Pelicans.
Si fermano i Blazers dopo tre vittorie consecutive, tuttavia continuano a rimanere in solitaria al quarto seed (29-20) a debita distanza dai Rockets al quinto seed (26-20). Con eccezione di McCollum, che ha tirato dal perimetro con 7 su 12, i Blazers non hanno affatto tirato bene da tre, totalizzando un 10 su 36. Oggi 19 palle perse per gli uomini di Stotts: i Blazers sono la seconda squadra che, tuttavia, perde meno palle a partita (12.2 di media). McCollum sale a 756 triple con i Blazers e al quarto posto all-time per bombe a referto (superando Batum fermo a 751). Portland sarà in scena a Phoenix, contro i Suns, venerdì notte.
Sacramento Kings-Toronto Raptors 105-120
Anche senza Kawhi Leonard, i Raptors sono troppo superiori e troppo riposati rispetto a dei Kings in back-to-back e senza Fox. I top-scorers sono Fred VanVleet e Kyle Lowry con 19 punti, seguiti da Pascal Siakam con 18 punti. Serge Ibaka ha messo a referto una doppia-doppia da 15 punti e 10 rimbalzi, mente CJ Miles raggiunge un season-high di 15 punti.
Per i Kings career-high di 22 punti conditi da 11 rimbalzi per Marvin Bagley III, nella sua prima parte da titolare in quintetto. Bogdan Bogdanovic segna 16 punti, mente un Buddy Hield un po’ appannato mette a referto solo 15 punti.
I Raptors terminano in svantaggio il primo quarto (29-34), ma riescono a ribaltare la situazione grazie a due triple consecutive di Miles a inizio quarto (il quale mette a referto 8 punti in questo periodo) e 7 punti di Ibaka in tutto il secondo quarto (56-60). A 4:35 dalla fine del terzo quarto una schiacciata di Cauley-Stein porta il tutto sul 73-73, ma Toronto chiude il quarto con un parziale di 5-15 nel quale Siakam segna 7 punti e nel quale Sacramento tira 2 su 9 dal campo, compiendo per giunta tre turnover (78-88). Nel quarto quarto i Kings non reagiscono, non riuscendo mai ad andare sotto gli otto punti di deficit.
Decima vittoria consecutiva in casa per i Raptors, che hanno il record di franchigia di dodici vittorie consecutive a portata di mano. Ottava partita vinta nelle ultime nove disputate. Toronto non ha mai perso contro squadre reduci dai back-to-back (7-0). Insomma, statistiche che fanno capire quanto i Raptors siano in una forma smagliante, a prescindere da chi scenda in campo. Approposito, Kawhi Leonard salta la sua terza partita di fila e salterà per riposo anche la partita di giovedì notte contro Indiana: il suo rientro è previsto per sabato notte, contro Houston al Toyota Center. Toronto viaggia con un record non poco sorprendente di 11-2 nelle partite in cui è stato assente. OG Anunoby ha saltato al sua quarta partita di fila a causa di motivi personali, ma coach Nurse aspetta il suo ritorno per l’incontro contro i Rockets.
Senza Fox, Bjelica e Shumpert è difficile vincere un back-to-back contro la seconda dell’est: soprattutto se in tutta la stazione sei 3-7 nei back-to-back. Buone note tuttavia da coloro che non sono abituati a giocare molti minuti: tutto il quintetto iniziale è andato in doppia cifra, tra cui anche Yogi Ferrell (10 punti). Sabato notte partita ad Indiana per gli uomini di coach Joerger.
Los Angeles Clippers-Dallas Mavericks 98-106
Hanno provato a dividerli, ora coach Carlisle sta cercando un modo di mantenerli entrambi adeguatamente in campo: Dennis Smith Jr e Luka Doncic terminano con 17 punti a testa. Smith è rimasto fuori squadra per una settimana a causa di voci di possibili trade, in seguito mai avvenute. Si esalta DeAndre Jordan, contro il team nel quale ha passato dieci stagioni, mettendo a referto una doppia-doppia da 13 punti e 16 rimbalzi, condita da 4 stoppate.
Nei Clippers ancora senza Gallinari si mette in mostra Beverley con 16 punti, mentre Avery Bradley e Lou Williams segnano 15 punti ciascuno.
La partita è estremamente equilibrata per tre quarti e mezzo, con la partita sull’88-88 a 7:22 dalla fine del quarto quando dopo una tripla di Harrison Barnes (che mette a referto un totale di 20 punti). A 5:45 dalla fine i Clippers guadagnano la loro ultima lead grazie a una tripla di Bradley (91-90), prima di subire il decisivo parziale dei Dallas Mavericks: 7-14 condito da 6 punti di Jordan (gli ultimi due meravigliosi grazie a un alley-oop di Dennis Smith Jr) e un paio di triple tra Barnes e Matthews.
Solo terza vittoria nelle ultime dieci uscite per i Mavs, che hanno altamente faticato al tiro questa sera: Doncic e Smith Jr terminano combinando un 1 su 14 dall’arco, con molti tiri che non hanno nemmeno toccato il ferro; Doncic tira con 5 su 15 dal campo ed è reduce nelle ultime tre partite da un 14 su 46 totale; Smith Jr termina invece con un modesto 6 su 17. Wesley Matthews diventerebbe, con altre due triple, il primo giocatore undrafted della storia NBA a metterne a referto 1500 in totale. Alla sua stagione numero 21, Dirk Nowitzki sta giocando 10 minuti di media a partita: per lui stasera, tuttavia, due bombe nel poco tempo giocato. All’orizzonte due partite contro i Pistons per i Mavs, di cui la prima sabato notte in casa.
Serata non indimenticabile al tiro anche per i Clippers: 16 tiri consecutivi sbagliati all’interno del secondo tempo; in vantaggio di cinque punti al metà del quarto quarto (88-83), buttano tutto alle ortiche terminando i minuti rimanenti con un 4 su 16 dal campo. Sono rimasti a lungo in partita principalmente in virtù delle 11 palle perse in totale da Dallas, dalle quali (per meriti di L.A o demeriti dei Mavs) sono arrivati ben 23 punti. Seconda partita consecutiva saltata per Gallinari, ancora per problemi alla schiena. Una sola vittoria nelle ultime sei uscite per i Clippers (25-22), che hanno solo mezza partita di vantaggio sui Lakers al nono seed (25-23): prossima partita giovedì notte a Miami per gli uomini di Doc Rivers.
Tutti i risultati di mercoledì 23 gennaio
Portland Trail Blazers-Oklahoma City Thunder 114-123
Sacramento Kings-Toronto Raptors 105-120
Los Angeles Clippers-Dallas Mavericks 98-106
Minnesota T’Wolves-Phoenix Suns 118-91