Calcio

Pagelle Napoli-Lazio 2-1, Serie A 2018/19

Arkadiusz Milik - Foto Football.ua CC BY-SA 3.0

Non si ferma la marcia del Napoli che vince ancora battendo la Lazio per 2-1 con un Milik in grande spolvero che segna la rete del 2-0 e colpisce anche due pali. Ancelotti deve fare i conti con le assenze di Koulibaly, Insigne e Allan ma gli azzurri giocano a memoria passando in vantaggio con Callejon che quando vede biancoceleste si trasforma indossando i panni del bomber. Il raddoppio arriva su punizione di Milik che trova il sette e firma il 2-0 con il quale si va all’intervallo. Nella ripresa Inzaghi rischia il tutto per tutto inserendo Correa e dando ai suoi una vocazione decisamente più offensiva. Fabian Ruiz rischia di calare il tris chiudendo i giochi ma trovando il palo, Immobile invece infila in buca d’angolo con un destro che non lascia scampo a Meret. La Lazio ci prova fino all’ultimo, ma l’espulsione di Acerbi smorza gli entusiasmi biancocelesti condannando la squadra di Inzaghi alla sconfitta.

NAPOLI (4-4-2)

Meret 6.5
Viene subito chiamato all’intervento da Milinkovic-Savic che colpisce di testa da pochi passi, poi si ripete ancora sul serbo bloccando a terra. Dà sempre la sensazione di avere la situazione sotto controllo, nulla può sul destro di Immobile che vale il gol per la Lazio.

Malcuit 6.5
Ancelotti non ci rinuncia neanche in una sfida delicata come quella con la Lazio. Corre e si sovrappone, difficile coglierlo di sorpresa: un esterno a tutta fascia capace di svolgere al meglio entrambe le fasi.

Albiol 6
Non ha il suo compagno di reparto preferito, ma non sente più di tanto la mancanza: è lui a far partire l’azione dal basso, la manovra azzurra inizia spesso e volentieri dai suoi piedi. Esperienza e tecnica, lo spagnolo è uno dei perni dello scacchiere napoletano.

Maksimovic 6
Ha il compito di sostituire Koulibaly, ancora squalificato, e non lo fa rimpiangere: Immobile non è di certo un cliente facile, ma lo limita al massimo concedendo una sola occasione al napoletano che non la spreca.

Mario Rui 6
Tanta corsa sull’esterno, il portoghese non si risparmia ma così facendo mette in mostra anche una certa imprecisione negli appoggi. Una prestazione, comunque, positiva quella del laterale napoletano che svolge bene il proprio compito sia fase offensiva che in fase difensiva.

Callejon 7
La Lazio è la sua vittima preferita, lui decide di non smentirsi trovando il corridoio giusto e freddando Strakosha con un destro chirurgico che vale il vantaggio partenopeo. Sempre nel vivo del gioco, le sue accelerazioni sono una spina nel fianco per la difesa biancoceleste tanto che entrambi i gialli che portano Acerbi alla doppia anticipata arrivano grazie a due falli subiti da lui.( Dal 88′ Hysaj s.v.)

Fabian Ruiz 7
Si piazza in regia e il pallone sembra attirato verso di lui da una forza misteriosa: tutte le azioni del Napoli passano dai suoi piedi, lui non spreca neanche mezzo possesso. Avrebbe anche l’occasione giusta, ma ci si mette l’incrocio dei pali a negargli una rete meritata.

Diawara 6
Prende il posto di Allan, squalificato, ma non gli si può chiedere di avere lo stesso impatto. Gestisce bene i palloni che gli arrivano, rompe il gioco avversario ma deve ancora crescere sotto il profilo della personalità. (Dal 72′ Verdi 6: entra per cerare di mettere la sua tecnica al servizio della squadra, compito svolto alla perfezione)

Zielinski 6
Ancelotti gli chiede una prova di personalità, lui la fornisce a metà: non sempre nel vivo del gioco, i suoi inserimenti non sono pericolosi come al solito. Ci prova anche dalla distanza, ma senza troppo convinzione.

Milik 7.5
Il prototipo dell’attaccante moderno. Due pali, una rete sfiorata e un gioiello su punizione che vale il raddoppio: una prestazione, quella del polacco, a tutto tondo che garantisce al Napoli l’ennesima vittoria di un campionato straordinario.

Mertens 6.5
Non segna, ma ha il grande merito di trovare il corridoio giusto per l’inserimento di Callejon che vale l’1-0. Corre, lotta e si sacrifica: meno bomber rispetto ai tempi di Sarri, ma più uomo squadra. (Dal 82′ Ounas s.v.)

All. Ancelotti 6.5
Il suo Napoli è una macchina quasi perfetta: le assenze di Koulibaly, Insigne e Allan avrebbero potuto rappresentare un ostacolo importante per chiunque, ma non per lui che ridisegna la squadra senza soffrire più di tanto. Sempre in controllo del match, ha il grande merito di aver portato una mentalità vincente che permette ai suoi di tenere aperto un campionato che sembrava finito già a settembre.

LAZIO (3-5-1-1)

Strakosha 6.5
La parata sul colpo di testa di Milik è da campione, poi si fa notare per altri due interventi impegnativi blindando la porta laziale e tenere in piedi i biancocelesti. Subisce due reti, ma ha poche responsabilità. Ad evitargli il mal di schiena ci pensano i pali, senza di loro avrebbe dovuto raccogliere molti più palloni dalla rete.

Luiz Felipe 6
Neanche mezzora per il brasiliano che deve arrendersi per un fastidio muscolare: peccato perché con lui in campo la difesa laziale aveva retto bene l’onda d’urto napoletana. (Dal 28′ Bastos 6: entra a freddo dimostrando una buona personalità. Qualche buon anticipo, poi con l’espulsione di Acerbi è chiamato agli straordinari disimpegnandosi egregiamente)

Acerbi 5.5
Macchia la solita buona prestazione con l’espulsione che interrompe il record di presenze consecutive fermandolo a 149: due gialli, entrambi per fallo su Callejon, che denotano la difficoltà nell’arginare lo spagnolo e le iniziative del Napoli in generale.

Radu 6
Partita di grinta e sostanza, Milik è un cliente decisamente scomodo che attraversa un momento di forma eccezionale: gli concede qualcosa, ma è più merito del polacco che del difensore biancoceleste.

Lulic 5.5
Deve agire sulla destra per la squalifica di Marusic, in un ruolo che non ricopre abitualmente. Cerca di fare il massimo, ma va in sofferenza con il passare dei minuti. Rischia anche il cartellino rosso per un fallo su Malcuit, l’arbitro lo grazia ed estrae solo il giallo.

Parolo 5.5
I suoi inserimenti sono vitali per il gioco biancoceleste, stasera purtroppo per Inzaghi non arrivano a risolvere una situazione complicata: l’impegno non manca di certo, a fare difetto è la concretezza.

Leiva 5
Era partito forte comandando il gioco, poi l’errore che spiana la strada al vantaggio del Napoli; un pallone regalato alla squadra di Ancelotti proprio al limite dell’area, uno sbaglio non da lui che però condanna i suoi.

Milinkovic-Savic 5.5
Tre conclusioni nel giro di mezzora per illudere che potesse essere la sua partita, poi l’ormai classico calo alla distanza con amnesie non da campione; il suo errore nella ripresa, davanti la propria area di rigore, costringe Acerbi a prendere il secondo giallo e condannano alla resa la Lazio. (Dal 72′ Patric 5.5: fa il suo ingresso in campo per cercare di rimettere a posto tatticamente i suoi, un quarto d’ora per non naufragare sotto i colpi partenopei.)

Lukaku 5
Inzaghi gli concede la chance di partire titolare, lui non ripaga la fiducia: troppo timido, non trova mai il fondo per far partire il cross e in più soffre tremendamente Callejon. (Dal 46′ Correa 6: ha il grande merito di vivacizzare l’attacco laziale. Non trova la rete, ma con le sue accelerazioni mette in seria difficoltà i difensori partenopei)

Luis Alberto 5.5
Cerca sempre la giocata ad effetto; quando il trucco gli riesce sono applausi, quando il numero non va a buon fine, come nella maggior parte dei casi, diventa quasi irritante.

Immobile 6.5
L’ultimo ad arrendersi, l’attaccante napoletano non molla mai: con un destro chirurgico riporta i suoi in partita, gli sforzi non bastano a portare a casa almeno un punto, ma almeno la sfida a suon di gol con Milik è pareggiata

All.Inzaghi 5.5
Non poteva essere questa la partita in cui dominare, ma la sua Lazio, al San Paolo, è apparsa troppo in balia del Napoli: solo i pali hanno reso meno amaro il passivo e tenuto in gioco i biancocelesti fino all’ultimo. Sarebbe servita forse una dose di coraggio maggiore, con Correa dall’inizio e un atteggiamento più propositivo sarebbe stata quasi sicuramente una partita diversa.

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