Si è ufficialmente chiuso il mercato NBA per la stagione 2015/2016. Con meno sorprese del previsto, e con un solo vero colpo finale, i Cleveland Cavaliers hanno dato una rinnovata al reparto lunghi, i Detroit Pistons si sono dimostrati i più attivi della Dead-Line e i Rockets hanno provato in tutti i modi a far partire Dwight Howard (con scarsissimi risultati).
Si era parlato tanto della possibilità che i tre azzurri (Danilo Gallinari, Andrea Bargnani e Marco Belinelli) potessero muoversi, ma di fatto non c’è stato alcun genere di interessamento nelle ore finali. L’unico vero scalpo è arrivato a New York, in casa Nets, con l’annuncio di Sean Marks come nuovo General Manager. I Sacramento Kings non si sono mossi, mentre i Denver Nuggets hanno messo a segno una trade con gli Oklahoma City Thunder depositando Randy Foye e rilevando D.J. Augustin, Steve Novak e due prime scelte.
I Cleveland Cavaliers di Lebron James si sono liberati di Anderson Varejao per arruolare Channing Frye. I Portland Trail Blazers, che si sono ritrovati il brasiliano, taglieranno immediatamente per liberare il salary-cap, stessa cosa faranno gli Orlando Magic con Jared Cunningham. Gli Atlanta Hawks, pur bloccando tutte le partenze, a dispetto delle voci hanno ceduto Shelvin Mack ai Utah Jazz in cambio di una futura seconda scelta. I Detroit Pistons, dopo una prima trade che ha portato Tobias Harris, hanno scambiato Joel Anthony (finito ai Philadelphia 76ers) e una futura prima scelta protetta (1-9) in favore di Marcus Thornton e Donates Motiejunas dai Houston Rockets.
Gli stessi Rockets che per tutta la Dead-Line avevano provato ad offrire Dwight Howard. Ma dopo il rumor di un interessamento da parte dei Miami Heat, i texani si sono dovuti arrendere e tenere ancora in squadra un giocatore con un contratto invasivo ed un talento a sprazzi, un giocatore che da potenziale crack è diventato un prodotto misterioso. A chiudere i giochi, in ogni caso, ci hanno pensato Memphis Grizzlies e Los Angeles Clippers. Lo scambio Lance Stephenson Jeff Green ha di fatto sancito la fine del mercato, in una trade che ha allo stesso tempo reso felici due squadre a caccia di un giocatore ago-della-bilancia nello stesso reparto.
