“La Federazione internazionale di nuoto non punisce gli atleti risultati puliti ai test antidoping”. Così il presidente della Federazione italiana nuoto Paolo Barelli ha spiegato la posizione della federazione internazionale (Fina), di cui è segretario, sulla questione del doping in Russia denunciata da un duro rapporto della Wada. “Non voglio fare paragoni con altri – ha aggiunto Barelli commentando l’esclusione dell’atletica leggera russa dai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro – mi risulta però che nella Federazione internazionale di atletica siano successe negli ultimi anni anche altre questioni che potrebbero aver favorito valutazioni negative sulla gestione dell’antidoping in quell’area del mondo”. Tornando a parlare della Fina a margine della Giunta del Coni odierna al Foro Italico, Barelli ha precisato che “c’è stato un grande dibattito all’interno della federazione internazionale e alla fine è stata presa una posizione precisa. Tutti quanti i prelievi vengono gestiti da un’agenzia riconosciuta dall’Agenzia mondiale antidoping e i test vengono effettuati nei laboratori della Wada secondo le loro procedure: la Fina sarà durissima nel momento in cui ci saranno dubbi su qualsivoglia atleta, ma deve anche essere oggettivamente responsabile nel non punire chi non c’entra niente”.
Doping, Paolo Barelli: “Fina non punisce i nuotatori puliti”
Paolo Barelli - Foto Antonio Fraioli