Marco Cecchinato inizia col botto la sua stagione conquistando la sua prima semifinale sul cemento. Il siciliano fa valere la sua testa di serie numero 4 nell’Atp 250 di Doha 2019 e ferma la corsa di Dusan Lajovic per 7-6(2) 6-2. Una prestazione consistente dell’azzurro, che sfiderà un ritrovato Tomas Berdych per un posto nell’atto conclusivo ma che nel frattempo si gode un nuovo best ranking: da lunedì 7 gennaio sarà almeno numero 18 delle classifiche mondiali.
PRIMO SET – Avvio di partita di assoluto livello da parte di entrambi i giocatori, in particolare impressiona l’altissima percentuale di prime in campo di Lajovic che ne mette 13 nei primi 14 punti giocati alla battuta. Rapidamente e senza alcuna possibilità per il tennista in risposta, quindi, il parziale scivola via sul 3-3 quando la qualità delle giocate cresce ulteriormente: Cecchinato gioca una seconda all’incrocio delle righe sul 30-30 nel settimo game, Lajovic risponde in quello successivo con uno strepitoso lob correndo in avanti per il 4-4. Il serbo sembra aver qualcosa in più in ribattuta ma sciupa uno 0-30 e viene trascinato al tie-break, in cui si presenta con appena cinque punti persi al servizio. Un trend che però cambia improvvisamente nel rush finale, quando il palermitano indovina un paio di risposte importanti e si costruisce un fondamentale vantaggio sul 5-0. Il tempo di spolverare l’incrocio delle righe con un rovescio lungolinea e di piazzare una botta di servizio al centro per il 7-2 finale e la prima frazione prende definitivamente i binari italiani.
SECONDO SET – Marco batte il ferro finché è caldo, con l’ausilio del suo avversario sempre più impaziente. Lajovic fa e disfa, capitola alla quinta palla break in apertura di parziale e non riesce a sfruttarne due a sua volta nel secondo game. Cecchinato ringrazia, chiede aiuto a due pesanti prime sulla parità e allunga sul 2-0. L’azzurro sa di essere in controllo della partita e azzanna il match sul 3-1 piazzando un secondo, importantissimo break. A questo punto il numero 2 d’Italia deve solamente amministrare e lo fa in maniera fantastica, confezionando il successo con un ultimo game da favola con tanto di veronica: la semifinale è sua, per la terza volta un italiano raggiunge il penultimo atto in Qatar.