Serie A

Empoli-Inter, Spalletti: “Vittoria fondamentale. 2019? In campionato la Juve ha già vinto”

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti - Foto Antonio Fraioli

“E’ stata una partita pericolosa, all’inizio non siamo stati brillanti e non siamo riusciti a fare questo possesso in sicurezza. Nel secondo tempo meglio perché loro avevano speso energia e noi siamo stati nelle condizioni con gli uno contro uno e con le giocate di creargli più di un problema. Loro però sono stati sempre pericolosi, era difficile andare a riportare la squadra sotto palla ma era fondamentale questa vittoria e penso sia anche giusta”. Questa l’analisi di Luciano Spalletti dopo la vittoria dell’Inter sul campo dell’Empoli per via della rete di Keita a metà del secondo tempo. “Abbiamo delel individualità ed un collettivo che anche se manca qualcuno abbiamo sempre la stessa forza, è chiaro che tutti insieme non possono giocare – ha analizzato Spalletti ai microfoni di Sky Sport – Se si riesce ad alternarli e a prendere il meglio di tutti si possono portare a casa vittorie e punti. Lui è un ragazzo splendido, ha un modo di fare e di parlarti sempre gioioso”.

Si chiude il 2018 per l’Inter, adesso la testa è al 2019:Noi dobbiamo fare un campionato importante, dobbiamo fare una Europa League importante e c’è una Coppa Italia che deve cominciare e che è una competizione che dove se riesci a fare la prima partita per bene puoi pensare di arrivare in finale – ha proseguito il tecnico di Certaldo –  Ci sono varie situazioni aperte, bisogna lavorare per andare a prendere dei successi. Alzare un trofeo? Sono due visto che la Juventus vincerà il campionato, noi dobbiamo andare a migliorare perché anche oggi abbiamo perso dei palloni rischiando delle ripartenze oppure non si può non chiudere la partita con le occasioni che ci sono capitato, con l’ansia che se trovano il gol della domenica poi hai voglia a dire se hai fatto una buona prestazione”.

Qualche parola anche su Radja Nainggolan che oggi è tornato in campo dopo la punizione per motivi disciplinari:  “E’ stato scelto perché ci mancava qualche vampata, ti alza il livello dello spessore della gestione. L’ho messo perché pensavo mi potesse dare una mano, è una valutazione corretta da allenatore. Gli vogliamo bene, lui è un ragazzo sensibile e ha tutte le qualità della persona che si comporta in maniera corretta, a volte viene attratto da altre cose e giocando nell’Inter non ci arrivi a quella classifica se metti tre-quattro cose davanti al calcio. Qualcuno gli va tolta…

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