Un buon pareggio con qualche rimpianto. La Lazio torna da Istanbul, dove stasera ha affrontato il Galatasaray nella gara d’andata dei sedicesimi di finale di Europa League, con un 1-1 che fa ben sperare per il prosieguo dell’avventura continentale. I rimpianti biancocelesti sono giustificati dalle numerose occasioni create per vincere la partita, ma il pareggio, realizzato al 21’ da Milinkovic-Savic, per rispondere alla rete di Sabri Sarioglu consente alla Lazio di partire da una situazione di vantaggio nella gara di ritorno in programma giovedì prossimo a Roma.
Alla Turk Telekom Arena i biancocelesti partono subito bene. Pioli conferma le indicazioni della vigilia e schiera un 4-3-3 molto simile al vecchio 4-1-4-1 utilizzato nelle passate gestioni tecniche da Edy Reja e Vladimir Petkovic. Uno schieramento accorto, perché nel trio offensivo, insieme a Felipe Anderson e Matri, c’è Senad Lulic e non Antonio Candreva, ancora escluso dalla formazione titolare. La Lazio, del resto, è tutt’altro che rinunciataria in campo e aggredisce i difensori del Galatasaray con un pressing molto alto, come piace a Pioli. Nei primi dieci minuti Felipe Anderson, partito a sinistra, crea diversi grattacapi a Denayer e arriva anche alla conclusione, senza spaventare l’ex portiere biancoceleste Muslera. Alla prima sortita offensiva, però, i turchi trovano il vantaggio: Inan pesca l’inserimento di Donk che sorprende la linea difensiva laziale scattando sul filo del fuorigioco e poi libera Sarioglu davanti alla porta ormai sguarnita. Siamo al 12’ e i biancocelesti accusano il colpo, l’ex interista Snejider impegna Marchetti dalla distanza, ma nel giro di pochi minuti la Lazio ritrova il filo del gioco. Matri chiede due rigori senza fortuna, al pareggio ci pensa Milinkovic-Savic al 21’, girando in porta di testa la perfetta punizione battuta da Biglia. La squadra di Pioli continua a controllare il ritmo della gara e rischia solo quando, nel finale del primo tempo, Konko spinge in area l’altro ex interista Podolski scatenando le proteste della Turk Telekom Arena. Le occasioni migliori, però, arrivano nell’altra area di rigore, dove prima Mauricio e poi soprattutto Parolo costringono Muslera a due interventi complicati per salvare il pareggio. La trama della gara non cambia nella ripresa, con il Galatasaray ancora schierato con un 4-2-3-1 che non dà fastidio alla Lazio, padrona del centrocampo, mentre Podolski resta isolato nella metà campo biancoceleste. Ciò che cambia rispetto al primo tempo, però, è il ritmo degli uomini di Pioli, non più forsennato. La grande occasione per portarsi in vantaggio arriva comunque al 23’ con Matri che spreca un tre contro due in area avversaria ritardando troppo il passaggio al centro. Dall’altra parte ci prova solo Donk da lontano, senza impensierire Marchetti. Pioli manda in campo Candreva e Klose, energie nuove per l’assalto finale, Milinkovic sfiora ancora il palo di testa sul perfetto cross dell’inesauribile Lulic, Candreva impegna Muslera con un sinistro potente dal limite dell’area, ancora il giovane centrocampista serba ci prova da distanza ravvicinata dopo un rimpallo ma il portiere uruguaiano è attento. Nel finale i biancocelesti rischiano la beffa, perché il colpo di testa del nuovo entrato Bulut sfiora la traversa. Ma finisce 1-1 e il passaggio del turno si deciderà tra sette giorni all’Olimpico.