Joseph Blatter non prenderà posizione sul nuovo presidente Fifa. “Per le elezioni di venerdì 26 che designeranno il mio successore alla presidenza della Fifa non appoggio alcun candidato. Non posso farlo, anche se quattro su cinque di loro me l’hanno chiesto”. Così si è espresso Blatter dopo l’audizione a Zurigo per l’appello contro gli 8 anni di sospensione comminatigli dalla commissione etica della Fifa. “Chi è l’unico che non mi ha interpellato? Dovreste dedurlo voi. Potrebbe essere quello che mi ha sfidato. Molti esponenti dei 209 aventi diritto al voto mi hanno chiesto un’indicazione per la preferenza. Io ho detto loro di fare secondo coscienza. Votate per chi ritenete sia il più capace” ha aggiunto Blatter parlando con l’emittente francese RMC. Il riferimento è al Principe Ali di Giordania.
Gli altri candidati per il 26 febbraio sono lo Sceicco del Bahrein Salman Bin Ibrahim Al-Khalifa, il segretario generale dell’Uefa Gianni Infantino, il magnate sudafricano Tokyo Sexwale e l’ex dirigente della Fifa Jerome Champagne. Quanto alle inchieste giudiziarie e della commissione etica sulla Fifa, Blatter ha difeso il suo ex segretario generale Jerome Valcke, squalificato per 12 anni per conflitto d’interessi e peculato (ha utilizzato aerei Fifa per fini personali). “Non dovete attaccarlo – ha detto Blatter – È una questione di controlli finanziari, ma non etica. Io so solo che sotto la sua gestione la Fifa aveva riserve finanziarie per 1.4 miliardi di dollari”. Sempre secondo Blatter, anche Michel Platini non avrebbe dovuto essere coinvolto: la vicenda che riguarda il presidente dell’Uefa “è solo un problema di contabilità”.