La Lazio supera il Bologna con il punteggio di 2-0 nella gara valida per la diciottesima giornata del campionato di calcio di Serie A 2018-19. Basta una zampata di Luiz Felipe poco dopo la metà del primo tempo per assegnare la vittoria alla formazione biancoceleste, nella sfida tutta in famiglia tra Filippo e Simone Inzaghi che ha visto avere la meglio a quest’ultimo. A chiudere l’incontro ci pensa uno straordinario Lulic, che con un tocco sotto porta sempre da calcio piazzato chiude i conti.
Ecco le pagelle del match:
BOLOGNA (3-5-2)
Skorupski 6: non può nulla sui gol di Luiz Felipe e Lulic, a dire il vero di pericoli veri e propri non ne corre.
Calabresi 6.5: conferma la sua crescita in fase di marcatura, ha stoffa e si è visto anche oggi, specialmente quando entra Immobile.
Helander 6: dalla sua parte la Lazio attacca poco, quindi per l’ex veronese si tratta di una partita di ordinaria amministrazione.
Danilo 6: ci mette tanta esperienza per tenere a bada gli spauracchi Correa e Luis Alberto, comanda da par suo la difesa felsinea.
Mattiello 5.5: piccolo passo indietro per l’esterno di scuola juventina, il quale paga alla lunga nel duello con Lulic (61′ Orsolini 5.5: chiamato da Inzaghi a dare brio in attacco, c’è da dire che il Bologna fatica a costruire gioco)
Poli 6: è il più brioso nella diga di metà campo costruita da Inzaghi, gioca con ordine e con piglio ma gli manca lo spunto in fase offensiva (82′ Destro s.v.)
Nagy 5.5: l’ungherese dovrebbe essere il ragioniere del centrocampo rossoblu ma gli manca forse personalità al cospetto di Leiva.
Svanberg 6: a differenza di Poli prova a metterci più disinvoltura, ma si vede poco anche dallo scandinavo.
Krejci 5: perde in maniera vistosa il duello con Marusic sulla sua corsia, non riesce a spingere più di tanto e si vede.
Santander 5.5: il mezzo punto in più deriva dal fatto che i compagni lo servono poco e male, altrimenti la bocciatura sarebbe piena.
Okwonkwo 5: in questo caso il voto è perentorio, Inzaghi lo lancia nella mischia ma crea poco e quel che fa è confuso (65′ Palacio 5.5: la sua esperienza sarebbe importante per tentare la rimonta, ma il Bologna costruisce pochissimo)
All. F.Inzaghi 5.5: sbaglia forse qualcosa nell’impostare una squadra che punta più sull’effetto sorpresa che sulle certezze, e alla lunga l’errore viene pagato.
LAZIO (3-4-2-1)
Strakosha 6: di fatto non deve compiere interventi di grande difficoltà, gli basta mantenere in ordine la sua retroguardia.
Luiz Felipe 7: ha il merito di portare in vantaggio la Lazio in un momento non facile, ma anche quello di mettere la museruola a Santander.
Acerbi 6.5: non si ferma un attimo e non sembra risentire della fatica accumulata, vista la lucidità con cui gioca.
Radu 6: il suo ritorno è importantissimo per la sua squadra, pecca un po’ in fase di spinta ma nel complesso si becca la sufficienza.
Marusic 6.5: i duelli sulle corsie sono decisivi per la Lazio, e il laterale montenegrino gioca alla grande contro Krejci.
Lucas Leiva 6.5: il brasiliano si riprende la cabina di regia e gestisce le operazioni da professore, gestendosi alla grande.
Milinkovic Savic 5.5: da un giocatore così ci si aspetta sempre qualcosa di importante, ma il passo indietro rispetto alla gara col Cagliari è evidente (73′ Lukaku 6: minuti importanti per ritrovare smalto e condizione, ma non fa nulla di straordinario)
Lulic 7: vale per lui lo stesso discorso fatto per Marusic dall’altra parte, con l’aggiunta della rete per lui meritata che vale il raddoppio
Correa 6: forse oscurato dall’aura di Luis Alberto che gli toglie spazio e palloni, l’argentino sembra appannato (67′ Parolo 5.5: l’impressione è che ci sia un po’ di affaticamento accumulato, entra e fa un po’ di fatica)
Luis Alberto 5.5: vale per lui lo stesso discorso fatto per Milinkovic Savic, con l’aggravante data dal fatto che lo spagnolo gioca ancor più avanti.
Caicedo 5.5: si impegna, si sbatte e lotta, ma di calciare verso la porta non se ne parla, e per un attaccante è grave (61′ Immobile 6: mezz’ora di sportellate per il bomber biancoceleste, ma gli acciacchi ne condizionano la prestazione)
All. S.Inzaghi 6: prova a impostare una formazione più basata sul talento, trova la vittoria grazie a una palla da fermo ma la Lazio non brilla più di tanto.