Strepitosa vittoria in rimonta per la Fiat Torino che davanti al pubblico amico batte Pistoia per 86-80. Sempre avanti gli ospiti fino a metà del secondo quarto, quando la lunga rincorsa dei piemontesi riesce a concretizzarsi nel ribaltone decisivo. Larry Brown salva così la panchina e la sua squadra esce dal pantano dell’ultima posizione. I toscani devono rammaricarsi per quanto accaduto, visto che per larghi tratti erano in vantaggio con parziali a due cifre e in pieno controllo delle operazioni.
IL RACCONTO DEL MATCH – Il primo quarto si chiude sul 13-21 in favore degli ospiti, che con un Auda strepitoso (ma solo in questa prima frazione di fatto) accumulano subito un gran vantaggio fin dalle battute iniziali, arrivando anche a +10. Brown sconsolato guarda i suoi avere difficoltà clamorose in fase offensiva e dagli spalti arriva anche qualche fischio. Secondo quarto nel quale, nonostante si intraveda un piccolo segnale di riscatto da parte dei piemontesi in avvio, con la squadra di casa che arriva addirittura a due punti dalla parità con un break di undici punti inframezzato da un solo canestro di Gladness, il passivo aumenta man mano che ci si avvicina all’intervallo lungo in favore di Pistoia, che chiude sul 36-50 (che è anche il massimo vantaggio).
Dopo i quindici minuti di intervallo rientra sul parquet un’altra Fiat Torino, che con Carr e Jaiteh riesce a rimanere a galla per il -5 con cui si va agli ultimi dieci di gioco. 62-67 frutto anche di un abbassamento sensibile delle percentuali da due degli ospiti, che nell’ultimo quarto fanno ancora peggio. A sette dalla fine Moore trova il pareggio sul 69-69, mentre Hobson pochi istanti dopo porta avanti Torino per la prima volta sul 73-72. Due triple, una di Johnson, l’altra di Peak, potrebbero spingere verso la vittoria Pistoia, che torna sul +5, ma Torino reagisce ancora e con un super Moore pesca il jolly per l’82-80. Delfino protagonista negli ultimi secondi, prima con un 1/2 dalla lunetta che comunque costringe all’ultima azione i toscani per il tiro da tre che non arriva. Arriva invece la tripla dello stesso numero 10 che sulla sirena chiude i giochi sull’86-80.