Una partita che aveva poco da dire quella tra Lazio e Eintracht Francoforte in un girone di Europa League già ampiamente deciso, buona solo per cercare di ritrovare la luce in un periodo decisamente buio per la Lazio: i biancocelesti, però, continuano a faticare nel trovare l’interruttore e anche contro i tedeschi la vittoria continua a non farsi vedere. Eppure, dopo un primo tempo giocato a ritmi bassissimi, il vantaggio di Correa aveva illuso Inzaghi e i suoi che fosse la volta buona. Le reti di Gacinovic e Haller, però, riportano i romani alla realtà condannandoli alla sconfitta e permettendo ai tedeschi di chiudere a punteggio pieno un girone dominato dall’inizio alla fine.
LAZIO (3-5-2)
Proto 6
Nel primo tempo la sua uscita con i pugni mette i brividi, ma se la cava senza correre particolari rischi. Governa la difesa con esperienza. Incolpevole sui gol, sarebbero serviti due veri miracoli.
Bastos 6
Inzaghi lo preferisce a Wallace, lui ripaga con una prestazione senza sbavature: si impegna e non commette errori, una prova di sostanza senza voler strafare
Luiz Felipe 5.5
Si piazza in mezzo alla difesa e si fa notare per almeno due interventi da grande difesore quando salva il risultato prima intercettando un pallone in mezzo all’area, poi deviando in scivolata una conclusione a botta sicura. Rovina tutto facendosi scappare Haller alle spalle nell’occasione del raddoppio tedesco.
Acerbi 6.5
Farebbe il terzo di difesa a sinistra, ma gioca praticamente da esterno non disdegnando la sortita offensiva in diverse occasioni. Ripara in più di un’occasione alle amnesie dei compagni come nella ripresa quando salva Luiz Felipe dalla figuraccia evitando il tris dell’Eintracht.
Caceres 5.5
Troppo timido nel primo tempo, dalla sua parte la Lazio non spinge quasi mai e lui si adegua a svolgere il compitino senza acuti. Sembra quasi estraneo al gioco, potrebbe essere stata la sua ultima apparizione in biancoceleste. (Dal 75′ Lulic s.v.)
Murgia 5.5
Si rivede in campo dopo un periodo di assenza, ma gli manca il ritmo partita. Cerca in un paio di volte di sorprendere la difesa avversaria, ma senza fortuna: nel primo tempo avrebbe anche l’occasione giusta ma si fa rimontare prima di arrivare sulla sfera
Cataldi 6
La regia è ancora una volta nei suoi piedi, Inzaghi gli concede una chance importante seppure in una partita che non conta nulla per la classifica. Nel primo tempo non riesce a far cambiare passo alla squadra, migliora nella ripresa quando tenta anche la conclusione sfiorando la rete.
Berisha 5.5
Gli manca la condizione fisica e si vede, non riesce mai ad arrivare prima sul pallone. Più quantità che qualità, ma è lontano dall’essere quel giocatore ammirato con il Salisburgo. (Dal 75′ Rossi s.v.)
Durmisi 5.5
Una partita onesta, senza strafare e rispettando i dettami di mister Inzaghi. La corsa non gli manca, ma è la lucidità a fargli difetto come nell’occasione sprecata a metà secondo tempo sull’ottima imbeccata di Correa.
Luis Alberto 6.5
Un primo tempo al piccolo trotto condito da qualche ricamo di troppo, ma è nella ripresa che decide di salire in cattedra fornendo l’assist a Correa e illuminando il gioco con un paio di quei colpi che gli hanno fatto guadagnare il soprannome di Mago. Ha bisogno di ritrovare fiducia, la prestazione contro i tedeschi aiuterà
Correa 7
Non è una prima punta e si vede, ma con la palla tra i piedi è uno di quei giocatori in grado di regalare sempre spettacolo: da applausi il controllo con il quale si invola verso la porta per il vantaggio. L’argentino, oltre che le doti tecniche, si segnala anche per il fair play quando mette fuori lanciato a rete non sfruttando l’infortunio di Hasebe
All. Inzaghi 6
Si capisce fin dalla prima lettura delle formazioni che per il tecnico biancoceleste questa partita è più un fastidio che una vera e propria opportunità per ritrovare la vittoria. Un turnover fin troppo ampio a giustificare la sconfitta, non poteva essere questo il match in grado di far ripartire la Lazio.