Non sa più vincere la Lazio, all’Olimpico finisce ancora una volta in pareggio: con la Sampdoria è un 2-2 clamoroso non tanto per il risultato, ma per come è maturato. A passare in vantaggio era stata la Sampdoria con Quagliarella, tutto solo e libero di battere a rete dopo l’assist al bacio di Murru. Nella ripresa, poi, erano stati i biancocelesti a ribaltarla con le reti di Acerbi e Immobile su rigore; alla fine, però, la squadra di Giampaolo, in inferiorità numerica, riesce a riprendere il match grazie a una magia di Saponara che fissa il risultato sul 2-2 finale.
LAZIO (3-5-2)
Strakosha 6
Nulla può sul colpo a botta sicura di Quagliarella che vale l’1-0 ospite. Praticamente mai chiamato in causa, svolge lavoro di ordinaria amministrazione. Incolpevole anche sul 2-2 di Saponara che lo beffa con un pallonetto delizioso
Wallace 5
Inzaghi continua a preferirlo a Luiz Felipe, lui continua a non trasmettere sicurezza al reparto: sbaglia qualche pallone di troppo, buca una scivolata che avrebbe potuto costare cara. Alterna buone cose a blackout improvvisi, con prevalenza della seconda opzione (Dal 76′ Luis Alberto 6: sua la punizione che vale il rigore e l’illusione della vittoria; gli basta un quarto d’ora per lasciare l’impronta sul match)
Acerbi 7
Una sicurezza sia in chiusura sia in anticipo: l’ennesima prestazione positiva, logico che Inzaghi non lo tolga mai. Fondamentale anche in area avversaria quando anticipa Audero e firma la rete che vale il pari.
Radu 6
Un intervento quasi miracoloso il suo, in spaccata su Caprari pronto a battere a rete; il romeno ha il grande merito di salvare il risultato tenendo la Lazio in partita. Non c’è solo quello nella sua partita; non va quasi mai in difficoltà facendosi vedere in avanti con un paio di cross interessanti.
Patric 5.5
Sul suo destro capita forse la miglior occasione del primo tempo, lui apre il piattone mandando sopra la traversa. Nella ripresa ha altre due occasioni, con risultati non migliori. Il gol non è il suo mestiere, lo sarebbe quello di difendere e arrivare sul fondo per crossare, ma non gli riescono mai né la prima, con Murru che lo salta fin troppo facile, né la seconda.
Badelj 5.5
Con l’assenza di Leiva la manovra biancoceleste dipende da lui. Tocca una quantità infinita di palloni, qualcuno lo sbaglia malamente. Non riesce mai a far cambiare passo alla squadra dando velocità all’azione. (Dal 52‘ Correa 6: garantisce effervescenza al reparto offensivo, le sue accelerazioni sono fondamentali per la Lazio)
Parolo 6
I suoi inserimenti sono ossigeno per la squadra di Inzaghi: il merito del gol di Acerbi che vale il pari è in gran parte suo con il tacco che libera il difensore davanti ad Audero.
Milinkovic-Savic 5
Nel primo tempo nessuno si accorge che è in campo, nella ripresa migliora leggermente divorandosi anche un gol nel finale ma è un lontano parente del giocatore ammirato la passata stagione che, in questo momento, non è utile alla causa laziale.
Lulic 5
Tanta corsa, ma anche tanta confusione: il solito esterno che fa del dinamismo la propria forza. Perde però Quagliarella sul vantaggio e non stringe su Saponara nel finale, due errori fin troppo pesanti.
Caicedo 5.5
Prezioso nel pressing e nel recuperare palloni importanti, ma in zona gol non è lucido; un peccato mortale per un attaccante, non sempre la lotta e il sacrificio possono bastare alla causa (Dal 52′ Cataldi 5.5: sale in cabina di regia, ma spreca qualche pallone di troppo)
Immobile 6
Il più pericoloso dei suoi; corre e cerca il gol, in almeno un paio di occasioni Audero si supera strozzandogli l’urlo in gola. Quando non ci arriva il portiere ci pensa il palo. Glaciale sul rigore che può cambiare la stagione: lui lo sa e punta sulla potenza, spiazzando Audero. Purtroppo, però, non basta per riportare il sorriso in casa Lazio.
All.Inzaghi 6
La sua Lazio non è una Ferrari, al massimo una di quelle auto elettriche che però, girando nel traffico, si consuma non trovando la colonnina per ricaricarsi; continua a puntare sugli stessi uomini, ma a guardare bene non è che in panchina abbia chissà quali alternative. Forse avrebbe potuto puntare su Correa da subito, ma il risultato gli da ragione ancora una volta, almeno fino alla prodezza di Saponara.
SAMPDORIA (4-3-1-2)
Audero 5.5
Da brividi il rilancio sulla testa di Caicedo, solo il guardalinee lo salva perché Immobile libero di battere a rete è in fuorigioco. Si riscatta con due interventi nel primo tempo e con la parata di piede su Correa che salvano il risultato. Incolpevole su entrambe le reti.
Bereszynski 5
Sulla destra Immobile lo mette spesso in difficoltà allargandosi, lui non lo prende praticamente mai. Qualche imprecisione di troppo in difesa, meglio quando attacca ingaggiando spesso e volentieri il duello con Lulic. Due gialli, entrambi evitabili, lo condannano all’espulsione.
Andersen 5.5
Il danese è ancora un po’ acerbo, ma sta crescendo nettamente: copre le lacune di Colley e di Bereszynski sbrogliando un paio di situazioni pericolose. Sbaglia però proprio sul gong quando allarga il braccio regalando il rigore a Immobile e condannando i suoi al rigore che vale il momentaneo 2-1.
Colley 5.5
Si fa togliere palla da Caicedo come un bambino al quale rubano la caramella, fortunatamente per lui l’attaccante non la sfrutta a dovere. I piedi non sono certo educati, sopperisce con il fisico quando può.
Murru 6
Spinge e corre, chiude ma soprattutto crossa: suo l’assist al bacio per Quagliarella che deve solo appoggiare in porta per battere Strakosha. Macina chilometri sulla sinistra, un treno su quella fascia anche se concede qualcosa in difesa lasciando tirare Patric almeno in tre occasioni.
Praet 6
Si piazza in mediana e cerca di dare il proprio apporto alla manovra blucerchiata. Si sacrifica rincorrendo chiunque capiti dalle sue parti: una prestazione tutta grinta per il belga che si conferma come uno dei punti fermi di Giampaolo. (Dal 70′ Jankto 5.5: Giampaolo lo inserisce per rimpolpare la mediana, lui ci mette grinta ma anche qualche imprecisione di troppo)
Ekdal 6
Prezioso il suo contributo in mezzo al campo: non tira mai indietro la gamba garantendo anche il suo apporto in fase di impostazione.
Linetty 6
Si piazza nel ruolo di intermedio, le sue corse sono d’oro per la Sampdoria che, soprattutto nella ripresa, soffre l’arrembaggio laziale. Ha anche il merito di partecipare all’azione del vantaggio quando serve Murru sulla sinistra con un delizioso tocco di prima.
Ramirez 6
Giampaolo lo preferisce ancora a Saponara, lui ripaga con un paio di giocate delle sue: sempre nel vivo del gioco e a supporto delle due punte, difficile rinunciare a lui nonostante la fatica cominci a farsi sentire.(Dal 82′ Saponara 7: una magia il suo colpo al volo che regala un punto meritato alla squadra di Giampaolo.)
Caprari 6
Con la sua velocità mette in apprensione Wallace puntandolo – e saltandolo – molto spesso. Ha la chance buona per il raddoppio, ma il miracoloso intervento di Radu gli nega la gioia del gol. (Dal 65‘ Kownacki 6: sua la spizzata per la rete di Saponara, un assist che vale oro)
Quagliarella 7
Ha il grande merito di farsi trovare pronto all’appuntamento, dote rara di questi tempi. Non sbaglia praticamente nulla, non si risparmia ed è sempre lucido nonostante l’enorme mole di lavoro in avanti
All.Giampaolo 6
Arriva a Roma per giocarsi la partita, non rinuncia al proprio calcio e il risultato lo premia: un pareggio meritato quello della sua Sampdoria, seppure arrivato sul gong