Champions League

Champions League: Liverpool-Napoli da brividi, l’Inter tifa Barça

Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti - Foto Antonio Fraioli

In fondo, forse, era lo scenario più probabile. E anche quello che nessuno, visto la storia di questi due mesi di Champions League, avrebbe voluto trovarsi di fronte. Dopo i biglietti staccati per gli ottavi da Juventus e Roma con una giornata d’anticipo, Napoli e Inter dovranno giocarsi tutto negli ultimi 90′ di fuoco. Due situazioni di classifica ben diverse per entrambe, che comunque possono guardare con fiducia agli appuntamenti di martedì 11 dicembre in una sfida più o meno a distanza con l’Inghilterra. Una sfida da vincere.

E’ ANCORA ANCELOTTI-LIVERPOOL – Per non fare la figura dei co****ni, citando Carlo Ancelotti, il Napoli dovrà uscire da Anfield con un risultato positivo o quantomeno una sconfitta di misura con gol segnato dagli azzurri. In caso contrario i Reds in paradiso spinti dalla bolgia del proprio pubblico che già promette un’accoglienza terribile, i partenopei a casa a leccarsi le ferite. L’habitat naturale di Ancelotti è la Champions, impensabile vederlo battagliare in Europa League da febbraio: il Liverpool, però, riporta alla mente del tecnico emiliano un precedente nefasto e – sportivamente parlando – più che tragico. Quella notte a Istanbul non la dimenticherà nessuno: tre le lunghezze di vantaggio del suo Milan all’interno di quella finale, tre le lunghezze in classifica da recuperare per Salah e soci a una giornata dalla fine. Nei prossimi giorni meglio pensare alla rivincita di Atene 2007, ma occhio: fra due settimane sarà una partita senza appello da non fallire. E Ancelotti sa come fare a non rendere agrodolce il sapore di un girone iniziato benissimo, proseguito allo stesso modo e che vede i partenopei ancora imbattuti e in testa alla classifica. Dopo la convincente vittoria contro la Stella Rossa, rovinare tutto all’ultimo respiro sarebbe un peccato mortale, anche in un girone complicato come questo.

L’INTER DI SCHRODINGER – L’Inter si trova allo stesso tempo in una botte di ferro e con un piede fuori: la sconfitta nel tempio di Wembley contro il Tottenham è valsa il sorpasso dei londinesi in classifica e ha reso il futuro prossimo ancora tutto da scrivere. Un po’ come nell’esperimento del paradosso del gatto di Schrödinger. I nerazzurri in cuor loro sanno che per Kane e compagni sarà complicatissimo uscire dal Camp Nou con un’altra vittoria, e che per battere un Psv eliminato e apparso poca cosa non ci vorrà troppa fatica, e per questo possono sperare di essere decisamente prossimi al ritorno in una fase a eliminazione diretta di Champions. Allo stesso tempo, però, sfuggito via dalle mani il grande vantaggio di essere completamente artefici del proprio destino, i ragazzi di Spalletti sono ben più a rischio eliminazione di quanto non possa sembrare: i londinesi sono distanti anni luce, in questo momento, dal Barcellona, ma i catalani hanno già conquistato la vetta del raggruppamento e potranno concedersi, qualora lo vorranno, una serata di pausa fra quattordici giorni, e per questo motivo un blitz degli Spurs fa tanta paura. Viva o morta, l’Inter sarà chiusa in una scatola per 90′: alla fine la speranza di tutti è che si possa vedere la luce e non i sedicesimi di Europa League. Per non compromettere tutto all’ultimo respiro, i nerazzurri devono compiere il proprio dovere con la squadra di Eindhoven e tifare Barça per una notte: arriverebbe una qualificazione in un gruppo d’acciaio ora così lontana ma così vicina, che ad agosto sembrava utopistica e due mesi dopo in tasca, ma di sicuro meritata.

LE COMBINAZIONI PER LA QUALIFICAZIONE AGLI OTTAVI DEL NAPOLI

LE COMBINAZIONI PER LA QUALIFICAZIONE AGLI OTTAVI DELL’INTER

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