Si apre ufficialmente oggi una nuova e stimolante parentesi della vita professionale di Ivan Basso. Al Tour dell’Algarve, in Portogallo, dove il capitano del team Tinkoff Alberto Contador fa il suo esordio stagionale, tira la classica aria da primo giorno di scuola per l’ex corridore varesino. La formazione russa, l’ultima della sua carriera, gli ha infatti ritagliato un nuovo ruolo all’interno dello staff tecnico. “La prospettiva cambia completamente”, ha confessato sulle pagine della Gazzetta dello Sport “Ivan il Terribile”, che è consapevole di dover imparare ancora molto. Di certo, però, a un corridore che vanta nel suo palmarès due Giri d’Italia (2006 e 2010) e due podi al Tour de France (2004 e 2005) non manca l’esperienza per supportare e consigliare quelli che fino a pochi mesi fa erano suoi colleghi o compagni di squadra.
“Bellissimo seguire le proprie ambizioni. Richiede un mix di passione, perseveranza e autodisciplina. Eccomi qui”, scrive Ivan Basso su Instagram, dove posta una foto che lo ritrae sul pullman Tinkoff. C’è tanto entusiasmo per questa nuova avventura e nessun rimpianto per il modo, brusco e inaspettato, in cui si è chiusa la sua carriera da corridore. Sono passati solo sette mesi dalla drammatica conferenza stampa del Tour 2015, quando annunciava alla stampa di non poter proseguire la corsa: “Devo tornare in Italia per curarmi, ho un tumore a un testicolo”. Fortunatamente Ivan ha saputo sconfiggere il male da grande campione qual è, anche se ha dovuto dire addio al professionismo. Una scelta dolorosa, a cui comunque pensava già da tempo. La vita da atleta rappresenta ormai il suo passato, oggi ha altri pensieri per la testa. Seguirà la Tinkoff in tutte le principali competizioni dell’anno, anche se per il momento non è ancora chiaro quale sia il suo compito. Si definisce un “tutto fare”, a completa disposizione del team: “Potrò essere in ammiraglia, oppure andare in avanscoperta il giorno prima sul percorso di gara; magari mi toccherà provare la pressione dei tubolari o portare un atleta all’aeroporto”. In bocca al lupo per la tua nuova vita, Ivan.