Inizia ufficialmente l’avventura di Antonio Conte al Chelsea. Il tecnico pugliese è stato presentato dal club inglese, dopo che già nella giornata di ieri aveva svolto il suo primo allenamento con i suoi nuovi giocatori. Messa alle spalle l’avventura azzurra a Euro 2016, con l’Italia sconfitta ai quarti di finale ai rigori dalla Germania, Conte è pronto a ripartire dalla Premier League, “un campionato molto difficile, in cui ambiscono al titolo tante squadre“.
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— Chelsea FC (@ChelseaFC) July 14, 2016
“Sarà una battaglia tra grandi team, tra grandi giocatori e non tra grandi manager: questo è importante sottolinearlo – afferma Conte – Sono molto felice, è una sfida stimolante per la mia carriera. Sono onorato che il Chelsea mi abbia scelto e spero di riportare il club a competere di nuovo per il titolo. Ma qui è più difficile vincere rispetto agli altri campionato: ci sono 6 o 7 squadre che possono ambire al successo e il Leicester ci deve insegnare tanto. Le emozioni sono tante, ho dovuto lavorare molto per arrivare a questo giorno. L’anno prossimo sarà un torneo difficile. Chi vincerà? Mi auguro chi l’abbia meritato realmente e mi auguro che noi, nonostante la gente ci sottovaluti, saremo lì a sorprendere. Dev’essere uno stimolo, un fuocherello in grado di divampare in un incendio“.
Conte speaking on formation, tactics and spirit… https://t.co/SOXkqRSX5C
— Chelsea FC (@ChelseaFC) 14 luglio 2016
“Non so se questa è la sfida più difficile della mia carriera – continua il neo manager dei Blues – Quando ho iniziato alla Juve la squadra arrivava da due settimi posti e poi abbiamo costruito qualcosa di straordinario, vincendo tre scudetti di fila. Anche con la Nazionale è stato fantastico ma difficilissimo. Mourinho si presentò come lo Special One, tu che soprannome suggerisci per te? Io non sono bravo coi soprannomi, lascio che me li diano i giornalisti inglesi se lo riterranno opportuno. Terry? Ha firmato un contratto come giocatore e non per svolgere un altro ruolo: lui è il capitano ed è un grande giocatore di carattere, molto importante per me: mi piace parlare con lui perché lui sa che spirito ci vuole per giocare al Chelsea. A prescindere da questo voglio essere chiaro: giocherà chi merita. La pressione? Sono nato sotto pressione, non mi preoccupa e poi è normale, quando alleni un grande club come il Chelsea e devi lottare per il titolo“.
Sugli eventuali rinforzi l’allenatore leccese non vuole sbilanciarsi: “Devo parlare con la società, dobbiamo prendere giocatori adatti alla nostra filosofia di gioco e che possano esserci utili – prosegue Conte – Dell’esperienza italiana mi porto dietro tutto il mio bagaglio da calciatore e poi da manager. Mi paragonano a Mourinho? È sempre difficile fare paragoni. Quello che posso dire è che esistono persone vincenti, con una certa mentalità. Ognuno poi ha la propria idea di calcio e la propria filosofia, ma chi ha mentalità vincente è speciale e non è cosa da tutti“.
Con Antonio Conte sono quattro gli allenatori italiani al via della Premier League 2016/17. “Il campionato inglese è ben rappresentato da tanti allenatori italiani, tra cui Ranieri che ha vinto il titolo e ha fatto qualcosa di straordinario: ci sentiamo rappresentanti del nostro paese in una nazione bellissima. Questo senso di responsabilità non deve mancare mai – ammette l’ex tecnico della nazionale italiana – Se ho chiesto consigli per ambientarmi? Una settimana fa eravamo ancora a Montpellier e la mia mente era concentra lì. Nei prossimi giorni chiamerò Claudio, è una bravissima persona. Ci siamo comunque informati sugli usi e costumi ed è giusto che quando si entra in un nuovo paese si entri in punta di piedi rispettando le tradizioni altrui“, conclude Conte.