Robert Kubica torna a parlare a tutto tondo per la prima volta dopo l’annuncio ufficiale del suo rientro in F1 da pilota titolare con la Williams al fianco di George Russel. Intervistato dai microfoni di Sky Sports F1, il polacco ha dimostrato di avere idee già molto chiare: “Da un lato mi sono liberato, è stato un percorso lungo e faticoso, mentre dall’altro so cosa mi aspetta: c’è molto da fare, sia da parte mia che del team. Sarà un inverno lungo, speriamo che ci ripagherà in positivo durante la prossima stagione – ha spiegato il pilota – Bisogna essere onesti tra noi e affrontare i problemi, questa è la priorità: inutile nascondersi, i problemi ci sono e vanno affrontati. Altrimenti diventa complicato: è vero che il regolamento un po’ ci aiuta, ma la situazione non è facile. I team di seconda e terza fascia stanno facendo step enormi, ad oggi non ci sono team che lavorano poco ed è quello che dovremmo fare anche noi“.
Parecchi gli argomenti toccati durante l’intervista, tra cui l’addio inaspettato di Alonso: “Fernando ci mancherà. È stato un’icona di questo sport, sia in pista che fuori. Williams e McLaren sono in una situazione difficile e questo fa pensare. A me spiace che va via perché avevamo un buon rapporto, peccato…questa è la vita, lui avrà nuove sfide e io avrò la mia che è quella di tornare in F1: in conferenza ero emozionato, però è una routine che velocemente ho ripreso. Spero che sia un apprendistato molto veloce e che ritorni a guidare come facevo otto anni fa. Il ritorno in F1 è una cosa su cui ho lavorato, l’ho sfiorato l’anno scorso e fino a quando non c’è stata la conferma sono rimasto abbastanza abbottonato. Ora però non c’è tempo per festeggiare perché c’è molto lavoro da fare, c’è il test ed è importante per noi. Ci aspetta un inverno tosto con parecchio lavoro “.
Kubica insomma torna carico e senza nessun timore di fallire: “Sulla qualità è difficile rispondere, abbiamo sentito di Lewis in crisi lo scorso anno e poi ha vinto il Mondiale: figuriamoci io che ho mezzo braccio e che non corro da otto anni. Tutti sono liberi di parlare, ma io devo pensare al mio, devo fare un percorso difficile e spero che il mio lavoro paghi. Quelli che dicono che non ce la farò cambieranno idea o si attaccheranno ad altre cose. Io devo cercare di trovare la forma massima, così tutto viene in modo naturale. Questo non correndo da tanto mancherà all’inizio, ma il giorno che correrò in modo naturale sono sicuro che le cose verranno fatte bene”“. Un commento finale, infine, sui corridoi stretti di Abu Dhabi, prossima tappa gel Gran Premio: “Il cordolo esterno fuori dalla curva 20 è un po’ pericoloso perché è parecchio lungo, se ci vai sopra con la mezza macchina ti si alzano le ruote anteriore e perdi un po’ di controllo“.