Dopo le parole dell’avvocato Gentile (ARTICOLO A QUESTO LINK), che ha chiarito gli aspetti burocratici della vicenda Bielsa, nella sala stampa dI Formello la parola passa a Igli Tare, che si dice molto amareggiato del dietrofront del “Loco” e rivela quelli che erano i piani di mercato del tecnico argentino, confermando che la società era pronta ad accontentarlo. Poi tira una frecciata niente male: “Il suo soprannome (Loco, ovvero “pazzo”, ndr) fa capire molte cose“.
“Abbiamo concordato con Bielsa alcuni acquisti, tra cui un terzino sinistro, un attaccante esterno e una prima punta titolare per la squadra. Gli abbiamo dato ampia disponibilità”, così il direttore sportivo della Lazio ha commentato il rifiuto opposto dal tecnico argentino Marcelo Bielsa alla Lazio, ricostruendo l’ultimo mese di contatti con l’allenatore. “Gli abbiamo dato disponibilità per acquistare Llorente del Real Madrid, un difensore centrale, non Llorente del Siviglia come hanno scritto i giornali – ha proseguito Tare – Avevamo stabilito condizioni, 500 mila euro di prestito secco con la garanzia che il calciatore giocasse l’80 per cento delle partite da titolare. Gli avevo consentito questa operazione, dicendogli che se per lui era importante lo avrei fatto. Stesso discorso per Mammana del River Plate, altro difensore centrale: eravamo vicini all’accordo con lui, poi è arrivato il Lione, abbiamo provato ad alzare l’offerta da 8 milioni di euro ma ha deciso diversamente“.
La lista della spesa non finisce qui: “Il terzo giocatore richiesto da Bielsa era Morel del Lione, lo aveva avuto al Marsiglia. Due o tre giorni fa il Lione ci ha detto che era incedibile” – ha rivelato il dirigente albanese – Il quarto giocatore richiesto da Bielsa è Rodrigo Caio, calciatore del San Paolo, già nella nostra lista, lo seguivo da due anni, ma bisognava capire bene la situazione. Avevamo un accordo con Bielsa per approfondire questo argomento più in là perché ora sta giocando la Libertadores e poi deve giocare con il Brasile l’Olimpiade. Dunque è una trattativa in essere. Poi Bielsa ha chiesto Beasejour: lo avremmo preso solo se fossero saltate trattative già avviate per Adriano e lui era d’accordo con questo acquisto. E un altro giocatore che sta giocando l’Europeo. Vista l’uscita di Candreva abbiamo oltretutto già bloccato un calciatore, non posso dirvi il nome: questo è il terzo giocatore che stiamo per prendere rientrante nei patti. Stiamo lavorando, ovviamente i tempi degli acquisti non dipendono solo da noi“.
Tare poi, dopo aver annunciato che il tecnico argentino si era opposto alle cessioni di Keita e Biglia, ha spiegato la trattativa saltata per Pato: “Bielsa ci ha chiesto Pato, io ho avanzato dei dubbi sulle sue condizioni fisiche, lui mi ha garantito che avrebbe potuto allenarlo bene. Abbiamo avuto un incontro con l’agente di Pato per formulargli una proposta di quattro anni, molto importante dal punto di vista economico, una cifra vicina a quella di Klose. Nei giorni successivi ho avuto modo di parlare con Pato di persona, mi ha detto che per motivi personali non voleva lasciare il Brasile”. Tare ha poi confermato “il confronto acceso con lui nei giorni scorsi per la trattativa su Pato: lui è stato informato da persone terze con cifre non esatte, io gli ho dato la possibilità di parlare con l’agente del brasiliano e ho promesso le mie dimissioni se le cifre da me dette non corrispondevano al vero”. Alla domanda diretta: “Sta pensando alle dimissioni?”, Tare glissa: “Ho capito dove vuole portare la domanda, quindi preferisco non rispondere”.