Intervista esclusiva di Sportface.it a Pietro Nicolodi, giornalista di Fox Sports, sulla stagione della National Hockey League e sull’analisi dei campioni Stanley Cup (Pittsburgh Penguins), passando poi per il mercato ed il Draft fino ad arrivare all’ingresso di Las Vegas nella stagione 2017/2018.
Pittsburgh Penguins, titolo meritato e quali son stati i punti di forza?
“I Penguins hanno meritato la Stanley Cup essendo la miglior squadra nei playoff e dimostrando una gran rincorsa già dalla regular season del mese di gennaio. Francamente avevo qualche perplessità su come i Penguins potessero continuare a giocare con ritmi pazzeschi andando a 300 all’ora. Il cambio di allenatore ha aiutato tanto, come nel 2009, e la profondità d’organico è stato il punto di forza più incisivo. Le seconde linee hanno contribuito con l’esplosione dei piccoletti Conor Sheary e Bryan Rust ma soprattutto con il mercato protagonista attraverso le grandi prestazioni di Carl Hagelin e Nick Bonino”
In un’ottica futura per l’Expansion Draft, i Penguins dovranno proteggere Marc-Andre Fleury o Matt Murray?
“Fleury o Murray, difficile prevederlo ora. Sarà fondamentale vedere come si comporteranno durante l’arco della regular season 2016/2017. In molti pensano che avere due portieri titolari possa esser un vantaggio ma talvolta questo si può rivoltar contro la sicurezza del goalie (vedi Dallas con Niemi e Lehtonen). Per Fleury diverse franchigie tenterebbero l’affondo, non solo Las Vegas. Personalmente non capisco la poca simpatia dei tifosi dei Pens verso un portiere che è stato protagonista della corsa alla Stanley Cup del 2009 e che al primo errore viene subito crocifisso. Murray è giovane, è uscito da una bella storia da playoff (come Cam Ward nei Carolina Hurricanes) e dovrà testarsi nella nuova stagione”
Steven Stamkos rimane ai Tampa Bay Lightning a $8,5 milioni. Scelta giusta per il suo futuro?
“Un giocatore come Stamkos pagato $8,5 milioni ci può stare, anche perché è un grande ed ha dimostrato di esser un leader. Scelta giusta per il suo futuro perché i Lightning stanno costruendo una signora squadra e se riusciranno a tenere i big si riconfermeranno come una fra le franchigie favorite. Per la NHL e per l’hockey canadese sicuramente sarebbe stato più affascinante un suo trasferimento ai Toronto Maple Leafs”
Scambio Shea Weber – PK Subban, chi fra Montreal e Nashville ne esce vincitrice?
“Bella domanda. Ho letto diversi post e tweet dalle parti di Montreal e loro pensano che i Predators alla lunga ci abbiano guadagnato perché Subban è più giovane e per loro più importante nella costruzione del gioco ma personalmente, se dovessi ricostruire una squadra da capo mi affiderei assolutamente ad uno come Shea Weber. Ho visto tante partite ma purtroppo in tanti hanno ancora negli occhi quella gara 7 contro i San Jose Sharks. E’ forte, sa difendere e fare ottimamente la fase offensiva. Non vedo i Montreal Canadiens così tanto deboli come vengono descritti, anzi, con il ritorno di Carey Price in porta e l’acquisto di Alexander Radulov in attacco, potranno dire la loro. Chi lo sa, magari questo scambio funzionerà da entrambe le parti nonostante le varie perplessità”
Quali altri colpi di mercato hanno suscitato il tuo interesse?
“Prima della free agent, i New Jersey Devils hanno acquistato Taylor Hall dagli Edmonton Oilers, un gran bel giocatore. Va bene che ai canadesi serviva assolutamente un difensore e Larsson potrebbe esser una pedina importante ma penso che Hall sia davvero troppo forte. Parlando degli svincolati, il grande colpo è dei Boston Bruins con David Backes. Un attaccante che sembra esser fatto su misura per i black and yellow che son riusciti ad azzeccare un’operazione dopo tanti sbagli partendo dalla clamorosa cessione di Tyler Seguin”
Auston Matthews o Patrik Laine, quali di questi due giocatori riuscirà ad incidere maggiormente nei propri team?
“Son due ottimi giocatori che s’integreranno molto bene. Auston Matthews è un ragazzo molto quadrato come testa, conscio delle proprie possibilità e pronto per la NHL. E’ stata fondamentale anche la scelta di giocare nel campionato svizzero nella passata stagione, un anno di “preparazione” con un livello professionistico interessante. Matthews esordirà a Toronto dove troverà un semi deserto anche se fra i vari William Nylander, Mitch Marner e Nikita Soshnikov, il potenziale potrà e dovrà crescere (lo dico da anni anche per gli Edmonton Oilers, ma . .). Per quanto riguarda Laine, il mio parere non è razionale perché amo questo giocatore. Ho visto tante sue partite, con la nazionale finlandese ma anche nel suo campionato d’appartenenza. E’ fantastico, ha un gran tiro e potrebbe inserirsi molto bene nei Winnipeg Jets. Ora è difficile capire quali saranno i suoi compagni di linea ma son sicuro che si adatterà ottimamente”
Salary cap a $73 milioni. E’ ancora troppo poco?
“Sinceramente non saprei con certezza. Vedendo il confronto con tutte le altre leghe americane, la NHL è quella che offre un maggior equilibrio fra le varie franchigie. Certo è che se il salary cap non esistesse, squadre come i Chicago Blackhawks sarebbero campioni Stanley Cup da 10 anni di fila”
Reputi giusta l’entrata di Las Vegas nella National Hockey League?
“Non sono per niente felice dell’entrata di Las Vegas, una città che non c’entra nulla con l’hockey su ghiaccio. Diversi processi di espansione non mi hanno fatto esaltare perché poi ci si trova in situazioni scomode come quella dei Florida Panthers, una squadra con buoni giocatori, bel gioco, ma che nella maggior parte delle partite si ritrova il palazzetto semi-vuoto o, comunque, colmo di tifosi avversari. Certo è che per la NHL questo è un colpo spaziale che porterà grandi introiti. Fosse per me avrei spinto per il ritorno di Quebec City perché l’hockey in Canada è pura passione”.