Sopo la caduta in allenamento ad Are, la stagione di Mikaela Shiffrin sembrava arrivata a conclusione con la lacerazione del legamento collaterale, invece oggi è tornata in gara ed è già in testa dopo la prima manche a Crans Montana.
La bi-campionessa mondiale è rientrata questa mattina dopo quasi due mesi di stop e c’era grande interesse per questo rientro, poiché se ne conosce il talento cristallino che l’ha portata ad aver vinto tutto quanto possibile nello slalom già prima dei 20 anni. In pochi se l’aspettavano al cancelletto oggi, anche perché le notizie giunte dal suo entourage fino a gennaio parlavano di uno stop per tutta la stagione, invece il recupero è andato bene e la voglia di rientrare molta.
Oggi è tornata e si è vista una Shiffrin scesa in controllo nelle prime porte di questo slalom molto ritmico e dalle poche variazioni di pendio e tracciatura, se vogliamo ideale per un rientro da lungo stop. La discesa controllata le ha però permesso di adattarsi bene al fondo morbido dopo le intense nevicate che hanno investito la svizzera negli scorsi giorni, mantenendo linee molto strette e senza errori. Nell’ultima parte, poi, l’americana ha provato a lasciarsi andare, accelerando nella figura finale come solo lei sembra saper fare e nemmeno due mesi di stop le hanno fatto dimenticare: il risultato è lo stesso di sempre, prima e con nessuna delle avversarie in grado di sfidarla in quell’ultima sezione.
Vedremo se nella seconda manche, probabilmente con molti segni dato il fondo piuttosto morbido, la Shiffrin si arrischierà a tirare o riproporrà la stessa strategia della prima manche. In ogni caso, ha già dimostrato che nemmeno uno stop di questo tipo può cancellare il divario di talento che ha sul resto delle specialiste dello slalom.
Seppur la matematica non le vieti la possibilità di conquistare di nuovo la coppetta di specialità, la realtà è che difficilmente Frida Hansdotter potrà dilapidare la quasi certezza di portare a casa la sfera di cristallo.