Sembra non avere fine il momento di grazia di Dustin Johnson, vincitore dell’edizione 2016 del WGC Bridgestone Invitational, disputato sul par 70 del Firestone CC di Akron, in Ohio. Lo statunitense ha chiuso i quattro giri con il totale di -6, frutto di un round finale in 66 che ha permesso al 32enne di recuperare 4 posizioni. Alle spalle di Johnson, secondo posto per il connazionale Scott Piercy (-5), che conferma il grande momento dopo la piazza d’onore conquistata allo US Open. Terza posizione a -3 per il numero uno mondiale Jason Day, autore di un giro in 72 con cui ha perso la testa della gara, e per Jordan Spieth, adesso scavalcato da Dustin Johnson che sale al secondo posto nel World Ranking. Insieme a loro terza piazza anche per gli statunitensi Matt Kuchar e Kevin Chappell. Chiudono più indietro tra i big Rickie Fowler e Adam Scott, decimi con lo score di pari al par, mentre Bubba Watson chiude 14° a +1 e Phil Mickelson addirittura 27° a +4.
Dustin Johnson si porta così a casa 1.620.000 $, oltre a preziosi punti che lo portano in vetta alla FedEx Cup e al secondo posto del ranking mondiale. Il fresco campione US Open si presenterà così tra due settimane al via dell’Open Championship in Scozia come il favorito numero uno.
Il torneo ha visto la partecipazione di un field oltremodo ridotto (solo 61 i partecipanti) a causa della concomitanza con l’Open de France sullo European Tour. Il Bridgestone Invitational solitamente si tiene infatti nel mese di agosto, ma questo spostamento si è reso necessario per permettere lo svolgimento del torneo olimpico di Rio 2016, dove il golf farà ritorno alle Olimpiadi.
Adesso settimana di stop per il PGA Tour, dal momento che il Greenbier Classic è stato cancellato a causa delle piogge torrenziali che hanno colpito la West Virginia, rendendo impraticabile il percorso. Alcuni big però, come Phil Mickelson, Patrick Reed e Steve Stricker, anticiperanno la trasferta europea e saranno in gara nello Scottish Open al via giovedì per preparare al meglio l’imminente Open Championship.
