Fabio Fognini conquista l’accesso alla finale dell’Atp 250 di Chengdu dopo la vittoria in semifinale su Taylor Fritz con il punteggio di 6-7(5) 6-0 6-3 in un’ora e 49 minuti di gioco. Una partita dai due volti, completamente cambiata dopo il tiebreak del primo parziale. Il ligure ha cambiato marcia, inanellando un parziale di otto giochi consecutivi tra secondo e inizio del terzo set. Un calo di tensione ha però rimesso tutto in gioco, fino al 6-3 finale con cui il taggiasco ha conquistato la quarta finale stagionale. Adesso Fognini attende il vincitore del match tra Joao Sousa e Bernard Tomic, che si stanno sfidando nella seconda semifinale.
Il racconto del match – Parte fortissimo Fritz, che concede le briciole nei primi turni di servizio e riesce anche ad essere aggressivo in risposta. Fognini dal canto suo non è da meno, ma un paio di errori evitabili con il dritto lo costringono a salvare due palle break nel quarto game. Nel finale del primo set il livello di gioco sale ulteriormente, con Fognini che nell’undicesimo game si procura due palle break con altrettanti passanti davvero notevoli. Fritz però non trema e si aggrappa al servizio senza lasciare spazio all’avversario. Inevitabile l’epilogo al tiebreak, dove per due volte Fabio recupera immediatamente il minibreak subito: alla terza occasione però l’azzurro non riesce a rientrare e così un convincente Fritz chiude sul 7-5.
Il match cambia completamente volto all’inizio del secondo set. Fognini appare più centrato che mai, mentre Fritz non riesce a riproporre la stessa aggressività ed efficacia del primo parziale. Il taggiasco trova il break a zero per il 2-0, poi si ripete nei successivi due turni in risposta per un 6-0 che non ammette repliche e rappresenta al meglio il momento “on fire” del ligure, che a tratti regala davvero spettacolo con il rovescio e in risposta. Al termine del secondo set Fritz chiama il fisioterapista, ma anche l’intervento medico non cambia l’andamento del match.
Il terzo set si apre infatti con il break di Fognini sul 2-0, momento che sembra porre una pietra tombale al match. In realtà Fritz finalmente reagisce e dopo otto game persi trova l’immediato controbreak, salvo poi perdere per la quinta volta di fila il servizio e tornare sotto 3-1. Il break del 5-1 sembra far scorrere i titoli di coda, ma l’azzurro perde ingenuamente il turno di battuta nel settimo game e deve rimandare l’appuntamento con la vittoria all’ottavo gioco, quando ormai Fritz non sembra nemmeno più credere nella rimonta.
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