Come ogni anno, l’appuntamento più atteso dopo il Draft è il primo luglio. Questa data ha un’importanza fondamentale perché sancisce la conclusione di tanti contratti di giocatori che abbandoneranno la propria franchigia di appartenenza per rimanere “free agent” ed esser liberi di poter cercare una nuova squadra tramite i mille incontri programmati dai procuratori. Addii voluti, dolorosi e forzati dei giocatori cosiddetti “UFA” (unrestricted free agent), ecco la terza lista dei nomi più caldi:
Kris Versteeg (squadra di appartenenza: Los Angeles Kings, 30 anni)
Ingaggio precedente: $4.4 mln (durata: 4 anni)
Introduciamo questo terzo appuntamento con il nome di uno dei giocatori più “giocolieri” della free agency. Kris Versteeg è in cerca di una squadra che punti forte sulle sue potenzialità perché nel giro di 12 mesi l’abbiamo visto passare da Chicago (vincendo una Stanley Cup giocando comunque pochi match), ai Carolina Hurricanes ed infine ai Los Angeles Kings per tentare di dire la sua ai playoff. Il risultato non è stato certo esaltante anche perché il giocatore ha mostrato diversi cali di concentrazione ed una discontinuità che continua a limitare la sua carriera. Versteeg ha grandi abilità, è rapido, ha un ottimo controllo del puck ed una grande visione hockeystica messa in mostra soprattutto nei mesi al fianco di Patrick Kane agli Hawks. A 30 anni, molto probabilmente, sarà difficile trovare un altro team che gli offra più di $4 milioni ma siamo certi che sarà una buona opportunità per tante squadre.
Loui Eriksson (squadra di appartenenza: Boston Bruins, 30 anni)
Ingaggio precedente: $4.2 mln (durata: 6 anni)
Grande goalscorer e giocate da veterano, Loui Eriksson è probabilmente il giocatore più richiesto sul mercato per il suo ingaggio (relativamente basso). Dopo due stagioni abbastanza mediocri, Eriksson venne criticato calorosamente da tutti i tifosi dei Boston Bruins che in lui, purtroppo per scelta della franchigia, vedevano l’indiziato numero uno su cui lamentarsi per la clamorosa cessione di Tyler Seguin ai Dallas Stars. Nella grande delusione, Eriksson in questo terzo anno ai black and gold ha dimostrato di esser uno dei migliori giocatori dei Bruins al pari di gente come David Krejci e Patrice Bergeron per costanza, leadership ed incisività. Boston tenterà di rinnovare il suo contratto ma pare che il giocatore abbia il desiderio di esplorare altre mete.
Jiri Hudler (squadra di appartenenza: Florida Panthers, 32 anni)
Ingaggio precedente: $4 mln (durata: 4 anni)
Un altro Stanley Cup Champion in cerca di una nuova casa, Jiri Hudler, una garanzia. Dopo gli anni da protagonista ai Detroit Red Wings, l’attaccante ceco si è trasferito in Canada ai Calgary Flames dove ha potuto continuare ad insegnar hockey. Hudler è stato il maestro perfetto per i giovani Sean Monahan e Johnny Gaudreau che assieme a lui hanno formato un trio spaventoso con cui i Flames tornarono in Stanley Cup riuscendo anche a superare il primo turno battendo i Vancouver Canucks. Nell’ultima stagione Calgary ha faticato e l’attaccante è stato ceduto nella finestra invernale approdando in Florida ai Panthers. Con la compagnia di Jaromir Jagr, Hudler ha totalizzato 6 goal e 5 assist in 19 presenze non riuscendo, però, a brillare ai playoff dove i Cats son stati eliminati in sei gare dai New York Islanders con Hudler ridotto solamente ad un assist. $3 – $3,5 mln potrebbe esser un prezzo intelligente per aggiungere esperienza.
Justin Schultz (squadra di appartenenza: Pittsburgh Penguins, 25 anni)
Ingaggio precedente: $3.9 mln (durata: 1 anno)
Difensore, Stanley Cup Champion, Schultz cerca un contratto che lo possa integrare definitivamente in un team. La storia di Justin Schultz fino ad ora non è stata positivissima. Il giocatore fu draftato come 43esima scelta assoluta dagli Anaheim Ducks nel Draft2008 senza mai avere la possibilità di esordire nella National Hockey League con i californiani. Con l’approdo agli Edmonton Oilers, Schultz è caduto in mezzo alle critiche della orribile difesa dei canadesi chiudendo tutte le 4 stagioni in forza agli Oilers con un “minus”. L’intuizione di Jim Rutherford (GM dei Pittsburgh Penguins) l’ha portato in Pennsylvania integrandolo in un reparto ben definito con la grande opportunità di collocarsi titolare dopo l’infortunio di Trevor Daley. Il suo contratto è passato da “RFA” a “UFA” per il semplice fatto che i Pens non hanno voluto offrirgli lo stesso ingaggio da $3,9 (come da regolamento per i restricted free agent) cercando di rinnovarlo con un milioncino in meno.
David Perron (squadra di appartenenza: Anaheim Ducks, 28 anni)
Ingaggio precedente: $3.8 mln (durata: 4 anni)
Chiudiamo l’appuntamento odierno con un altro viaggiatore che nelle ultime due stagioni ha visitato 3 franchigie. David Perron è un attaccante draftato nel 2007 come 26esima scelta e da subito esordiente nella National Hockey League con i St.Louis Blues. Dopo 6 anni, Perron si trasferì agli Edmonton Oilers per cercare un ruolo da protagonista siglando ben 57 punti in 78 match. Nella stagione successiva i Penguins lo strapparono ai canadesi per tentare d’innalzare il contributo in fase realizzativa riuscendo a ricavare i “numeri” ma non le prestazioni. Ed è così che dopo metà stagione, nonostante l’avvento di Mike Sullivan, i pinguini decisero di disfarsene cedendo il giocatore agli Anaheim Ducks in cambio di Carl Hagelin. 20 punti (8G, 12A) in 28 partite non son stati necessari per guadagnarsi la riconferma in California.