Lewis Hamilton torna sul gradino più alto del podio e lo fa “in casa degli avversari”. Al Gran Premio d’Italia è vendetta Mercedes, o meglio, vendetta Lewis: vittoria numero 68 in carriera per il pilota britannico che all’Autodromo di Monza eguaglia Michael Schumacher a quota 5 successi sul tracciato italiano. Una vittoria che pone le basi sul gioco di squadra della scuderia tedesca che grazie al supporto di Valtteri Bottas annulla il pole-man Kimi Raikkonen, stretto nella morsa degli avversari senza l’ausilio di un Sebastian Vettel troppo nervoso per essere cinico e concentrato.
Forte della trasmissione televisiva in chiaro ed in streaming, il GP d’Italia ha attirato tanti appassionati e non in un caldo e intenso pomeriggio di domenica 2 settembre. La pole poisition di Raikkonen e la prima fila tutta Ferrari, che mancava dal 2000, hanno suscitato grande attenzione e speranza nel pubblico italiano voglioso di vedere il Cavallino tornare a trionfare a Monza. Una gara spettacolare con tanti sorpassi e tanta intensità, finita però con la conferma del dominio Mercedes in terra italiana. Andiamo ad analizzare le singole prestazioni dei protagonisti del Gran Premio.
HAMILTON PADRONE DI MONZA – Gioco di squadra e palla in rete: a finalizzare è sempre Lewis. Una nuova vittoria per estendere il primato in classifica con il quarto successo nelle ultime tre gare. Ancora una volta ha la meglio chi sbaglia di meno e chi gareggia con maggiore concentrazione e cinismo. Partendo dalla terza casella della griglia, il britannico è uno tra i più aggressivi al via. Dopo aver alzato il piede in curva 1, Lewis ci riprova alla curva numero 4 trovando spazio alla destra di Vettel per prendere il cordolo e chiudere un sorpasso perfetto. Sfruttando l’errore di Seb su Raikkonen, Hamilton cerca di chiudere la traiettoria con grande pulizia ma la Ferrari del tedesco entra in collisione dal lato sinistro danneggiando leggermente la Mercedes. Ma chi ha la peggio è Vettel che rompe l’ala anteriore e si gira finendo sul fondo gruppo lasciando Hamilton in seconda posizione all’attacco di Raikkonen. Dopo il parziale regime di safety car, per rimuovere i detriti della macchina di Vettel oltre al ritiro di Hartley nel caos delle ultime posizioni, Hamilton alla restart supera la Ferrari del finlandese subendo il controsorpasso pochi secondi più tardi. Senza troppa frenesia si mette in marcatura di Kimi per poi allungare lo stint rispetto al pit-stop dell’avversario ed usufruire di un perfetto gioco di squadra con Bottas che “rallenta” e vanifica la fuga del ferrarista: “Valtteri sta facendo un grande lavoro. Ora lui non è in lotta per il Mondiale e bisogna capire la situazione – ha dichiarato Hamilton in conferenza stampa – Ci vuole un carattere incredibile per essere disposto a fare una cosa del genere. È un vero uomo e sono davvero grato a lui. Stiamo lavorando di squadra come non avevamo mai fatto prima a questi livelli“. La lunga rincorsa dietro a Bottas porta ad un’usura eccessiva delle gomme di Raikkonen che, al momento dell’attacco di Hamilton, non riesce a difendere la posizione. Una vittoria conquistata tra i fischi del pubblico ferrarista deluso dall’esito finale: “La negatività del pubblico mi ha dato una forza per convertire tutto in positivo. Accetto la sfida che mi lanciano anche se oggi è stata davvero difficile. Adoro l’Italia, adoro il cibo e questa pista incredibile: vincere qui per me è un grande onore“.
BOTTAS ANNULLA RAIKKONEN – L’esito del Gran Premio nel segno della Finlandia. Bottas annulla Raikkonen e lo fa vanificando la fuga del connazionale, consegnando così la vittoria nelle mani del compagno di squadra. Un perfetto lavoro di squadra, esternato probabilmente in maniera eccessiva con il team radio dal box Mercedes: “Mantieni dietro Raikkonen“. Allungando lo stint iniziale con le gomme supersoft, Bottas rimane in pista tenendo dietro gli scarichi la Ferrari e sacrificando la propria gara nel tentativo di mettere in grossa difficoltà le gomme della monoposto numero 7. Giro dopo giro il degrado sulle mescole soft di Kimi è sempre più evidente e quando Hamilton si porta sotto il secondo per poter utilizzare il DRS, la Mercedes chiama dentro Bottas per il pit-stop finale: “Era una strategia pianificata – ha dichiarato Bottas al termine del Gran Premio – Quando abbiamo analizzato tutti gli scenari per la gara abbiamo visto che era inutile per entrambi provare la strategia ottimale. Non lo chiamerei un sacrificio anche perché il primo stint mi ha permesso di avere gomme più fresche a fine gara“. E nella morsa delle due Mercedes a pagarne le spese è proprio il pole-man Raikkonen. Una partenza solida con difesa della prima posizione chiudendo “la porta in faccia” a Vettel, poi l’ottima uscita da curva 4 e 5 evitando il secondo tentativo di sorpasso del compagno di squadra. Alla restart non è scattante e Hamilton lo sorprende, salvo poi trovare il nuovo sorpasso qualche metro più avanti. Ma la lunga ed estenuante gara pesa sulle gomme di Raikkonen che, soffrendo gli scarichi della Mercedes di Bottas, cedono a pochi giri dalla fine: “La velocità c’era, però poi la gomma è andata e non avevo più grip soprattutto alla posteriore sinistra – ha spiegato il finlandese – Trovarmi dietro a una macchina per così tanti giri non mi ha aiutato e con le gomme che mi son rimaste non ho potuto gestire il finale di gara e tenere dietro Lewis quando ha cercato di attaccarmi“.
VETTEL ANCORA IN TILT – Ma il vero protagonista ‘mancato’ di giornata è Vettel. Un altro errore pesante per il ferrarista nella sua personale rincorsa al Mondiale dove, con il quarto posto a Monza, scivola a 30 punti di distacco dall’avversario. La beffa in qualifica per un decimo all’ultimo tentativo ed il mancato sorpasso alla prima curva sul compagno di squadra, probabilmente, hanno fatto perdere la lucidità a Seb che ancora una volta ha ragionato sulla singola gara e non sul campionato. In approccio di curva 4 attacca Raikkonen ma lascia la porta aperta a Hamilton sulla destra con la Mercedes che, di gran carriera, s’inserisce prendendogli la posizione. La reazione istintiva del tedesco è quella di allungare la traiettoria finendo così addosso alla freccia d’argento con tanto di ala danneggiata e testacoda. Dal pit-stop immediato fino alla rimonta che lo porta in quinta posizione al traguardo, quarta con tanto di 12 punti se si tiene conto della penalità di Max Verstappen. Un errore simile a quello in avvio del GP di Francia, questa volta catalogato dalla direzione come ‘incidente di gara’: “Ho provato a passare Kimi in curva 1 ma non è stato possibile. Anche in curva 4 ho tentato a sinistra ma il mio compagno ha allungato la staccata e non potevo passare – ha dichiarato Vettel nel post gara – Lewis ha visto lo spazio e si è infilato e a quel punto mi son girato ed ho pensato ‘grande me***’ anche perché la macchina si è danneggiata, non mi ha lasciato spazio. Lui l’ha passata liscia ed io ho avuto sfortuna, purtroppo la nostra gara è stata persa in quel momento“. Nuovamente in tilt ad inizio gara senza la giusta lucidità per gestire il momento e provare il controsorpasso in una seconda occasione. A fine gara il tedesco è sommerso dalle numerose critiche dei suoi tifosi ed anche di tanti ex piloti che hanno valutato negativamente la reazione di Seb a fronte di un ulteriore errore. Ma i 30 punti di distacco non spaventano Vettel che in vista del finale di stagione è ancora fiducioso delle sue chance a disposizione: “Ci sono ancora tanti punti a disposizione anche se 30 è un bel distacco. Tuttavia c’è margine di recupero e non è un dramma. Questo non rende la nostra vita più facile ma in passato sono state fatte delle rimonte simili“.
Tra gli altri da segnalare il terzo posto di Max Verstappen, relegato in quinta posizione a causa della penalità inflitta dai commissari di gara. Cinque secondi per una difesa troppo aggressiva su Bottas che ha costretto il finlandese della Mercedes ad allungare la traiettoria fuori pista. Il comportamento dell’olandese non è stato uno dei più corretti, tornato a mostrarsi eccessivamente spavaldo e fuori dalle regole: “Non mi interessa se sto perdendo tempo, è una questione di principio“, questa la sua risposta al team radio della comunicazione della penalità. Una domenica non propriamente felice per il team Red Bull che ha incassato un altro ritiro di Daniel Ricciardo per problemi meccanici, nonostante prima del weekend avesse sostituito l’intera powerunit. Da segnalare la squalifica per fondo irregolare della Haas di Romain Grosjean che perde il sesto posto al traguardo regalando una posizione a tutti i piloti alle sue spalle.
Archiviata la tappa italiana ed il back-to-back Spa-Monza al rientro dalle vacanze, team e piloti avranno a disposizione una settimana di pausa prima di cimentarsi nella trasferta fuori dall’Europa. Nel fine settimana 14-16 settembre andrà in scena il Gran Premio del Singapore, luogo del ‘delitto’ Ferrari 2017 quando il triplo incidente Vettel-Raikkonen-Verstappen fu fatale per le ambizioni della Rossa. Riusciranno Vettel e Raikkonen a far tornare il Cavallino sul gradino più alto del podio a Marina Bay?