Novak Djokovic si tiene in vita nel Masters 1000 di Cincinnati 2018, l’unico torneo di questa categoria a mancare ancora nella sua bacheca. Il neo campione di Wimbledon, dopo aver sbrigato la pratica Dimitrov al terzo set, rischia grosso contro Milos Raonic ma riesce ad imporsi per 7-5 4-6 6-3 e raggiungere Marin Cilic in semifinale, la sua sessantesima a livello 1000 ma solamente la seconda del 2018 dopo quella persa a Roma da Nadal.
La partenza sembra sorridere all’ex numero 1 al mondo, da subito ad un passo dal break in apertura di partita. Raonic concede cinque opportunità al suo avversario nel secondo gioco ma riesce a spuntarla dopo un turno di battuta durato circa un quarto d’ora, fondamentale per pensare quantomeno di far partita pari. E infatti, Djokovic perde col passare dei minuti qualche certezza, anche a causa di qualche improvvisa folata di vento, e sul 3-3 arriva inaspettato il break del canadese: Nole perde un paio di scambi prolungati andando fuori giri sui continui back di Milos sul dritto e disintegra la racchetta sfogando tutto il suo nervosismo. Ma quando la frazione sembra ormai compromessa Raonic rovina tutto: al servizio per chiudere i conti sul 5-4 apre e chiude il game con un doppio fallo, ripetendosi nel momento meno opportuno nel dodicesimo game.
Djokovic non riesce però a ritrovare serenità e continuità da fondo campo e così, sull’1-1 del secondo parziale, si ritrova di nuovo costretto ad inseguire. Il numero 29 al mondo approfitta di qualche palla un po’ più corta del serbo per premere sull’acceleratore col dritto e conquistare il break, questa volta proteggendolo con grande autorità. Raonic sale al servizio (saranno 10 gli ace messi a segno nel parziale) ed è inavvicinabile per la risposta di Djokovic, almeno sino al 5-4 quando Milos rischia di rovinare tutto: sul 40-15 sbaglia una volèe a campo aperto e viene trascinato ai vantaggi, chiudendo solamente al quarto set point.
A questo punto la partita sembra essere nelle mani dell’outsider. Con un passante in allungo di dritto che sorprende il serbo, Raonic passa avanti sul 2-1 e servizio ma al momento di staccarsi non riesce a scrollarsi di dosso l’ingombrante presenza di Djokovic. Dopo un altro lungo turno di battuta, Nole aggancia l’avversario sul 2-2 e nel’ottavo gioco trova un altro break che lo manda al servizio per il match. L’ultimo treno per Milos passa sullo 0-3 ma con quattro punti consecutivi l’ex numero 1 al mondo chiude i giochi.
In semifinale, come detto, ci sarà Marin Cilic. Il croato, campione in Ohio nel 2016, dopo aver completato il suo ottavo di finale contro Khachanov vincendo il terzo set, piega anche Pablo Carreno-Busta: 7-6(7) 6-4 il risultato che estromette lo spagnolo, che ha più di qualche rammarico per il primo parziale. Il numero 13 al mondo recupera un break di svantaggio e mette la freccia sul 4-4 andando al servizio per il set, sciupando però l’occasione. Cilic ringrazia e si issa al tie-break in cui si complica la vita: dal 6-3 perde quattro punti consecutivi e deve annullare un set point prima di spuntarla per 9-7. Più lineare invece la seconda frazione in cui il croato trova l’allungo decisivo sul 3-3 e lo mantiene sino al 6-4 finale