Serie A

Roma, Florenzi: “Certe parole mi hanno fatto male”. Monchi: “E’ uno dei nostri figli”

Alessandro Florenzi
Alessandro Florenzi - Foto Antonio Fraioli

“Oggi è un giorno importante per me, sono felice e voglio abbracciare idealmente tutti i tifosi che sono contenti insieme a me di questo rinnovo. So che ci sono tifosi che stanno così e così perché pensano che non merito questo rinnovo per le prestazioni che ho fatto l’anno scorso ma sto già alvorando per cercare di fargli cambiare idea, questo è il mio obiettivo. Poi ci sono persone che a prescindere di come possa giocare in campo, a loro non va bene che io porti questa maglia, sono state dette cose che mi hanno fatto male. Ma se c’è una cosa che mi ha insegnato questa trattativa è che non posso piacere a tutti, me lo porterò anche per la vita questo insegnamento”.  Queste le prime parole di Alessandro Florenzi dopo il rinnovo che legherà il calciatore azzurro alla Roma sino al 2023. “Non ho le stesse qualità di Totti, non mi viene riconosciuta la stessa passione che ha De Rossi per la Roma – ha sottolineato in maniera polemica Florenzi in conferenza stampa a Boston – Per me loro sono due amici fuori dal campo che mi hanno insegnato tanto e mi hanno insegnato cosa vuol dire essere un giocatore di Roma e della Roma. Io ho dato tutto e anche troppo la Roma, ho messo il cuore oltre la ragione quando magari c’era da fermarsi e da stare un giorno in più fermo non l’ho mai fatto. Io voglio essere un esempio per i giocatori che acquisteremo in futuro e che abbiamo acquistato, così da potergli insegnare cos’è Roma”.

Esprime tanta soddisfazione il direttore sportivo giallorosso Monchi: “Questo è uno dei giorni più felici, non solo come direttore sportivo ma come persona che ama la Roma. Uno dei nostri figli ha rinnovato il contratto e rimarrà qui almeno altri cinque anni, è un giorno di felicità perché non so quanto tempo starò qui alla Roma ma se resterò tanto tempo voglio essere romanista come lo è lui – ha affermato Monchi –  Non è stata una trattativa corta e semplice ma dal primo momento ero convinto che sarebbe finita bene perché Alessandro voleva rimanere qui. Ha avuto offerte importanti per partire, ma è voluto rimanere qui. E’ un esempio come professionista ma soprattutto come romanista”.

 

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