“Sospendete una delibera che ieri si basava su un’interpretazione sbagliata di una legge, mentre oggi si basa sul nulla”. Con queste parole l’avvocato Giancarlo Viglione, in rappresentanza di quattro componenti della Federcalcio (Lnd, Lega Pro, Aic e Aia), ha chiesto al Collegio di garanzia dello sport l’annullamento, previa sospensiva, della proroga del commissariamento della Federcalcio deliberata del Consiglio nazionale del Coni. “Secondo il Comitato olimpico nazionale italiano non si può votare in attesa dell’approvazione dei principi informatori, ma il governo ha respinto ieri questi principi – ha aggiunto l’avvocato Viglione – Noi vogliamo soltanto celebrare democraticamente l’assemblea elettiva: questo vi chiediamo e credo che dovremmo essere tutti d’accordo”.
“C’è una legge dello Stato, entrata in vigore quando il commissario della Figc era già stato nominato, che obbliga il Coni ad adeguare le norme – ha replicato l’avvocato Alberto Angeletti in rappresentanza del Comitato olimpico nazionale italiano – Non si può pensare di poter indire oggi delle elezioni con una legge dello Stato ancora non recepita: l’assemblea sarebbe illegittima perché andrebbe contro le norme di legge. I nuovi principi informatori non sono ancora in vigore? Il governo ha solo chiesto dei chiarimenti che il Coni sta prontamente inviando”. Sulla stessa linea d’onda la Procura generale dello sport: “Siamo d’accordo con il Coni, bisogna tenere conto della legge dello Stato”, ha sottolineato il procuratore nazionale Federico Vecchio.