Brutta sconfitta all’esordio nel torneo di Gstaad per la testa di serie numero 1 Fabio Fognini che perde da Jurgen Zopp per 6-1,3-6,6-3 in un’ora e 42 minuti. Zopp affronterà ai quarti di finale in programma venerdì il vincente tra la wild card svizzera Huesler e l’argentino Facundo Bagnis.
Un Fognini poco lucido e a tratti remissivo cede contro un più solido Zopp, che nell’arco della gara ha commesso pochi errori soprattutto nei momenti topici. A parlare sono anche le percentuali di punti fatti con la seconda di servizio per l’italiano, solo il 30 %, a discapito del 67 % fatti dall’estone.
PRIMO SET – Sembra di rivedere la copia di Fognini nel secondo turno del torneo di Bastad di una settimana fa, quasi svogliato e senza motivazioni. Il set scorre via in pochi minuti, con l’estone che prende il largo breakkando Fabio nel secondo e nel sesto gioco, e senza essere minimamente impensierito al servizio. Il primo set termina 6-1 .
SECONDO SET – Si cambia marcia nel secondo set, quando il ligure trova le traiettorie giuste in campo e i colpi con il rovescio a incrociare , breakkando in apertura Zopp che però riesce a controbreakkare subito, rimanendo vivo più che mai. Sul 2-1 per lui, il tennista di Arma di Taggia non ci sta a farsi rimontare e con un passante diagonale di dritto buca l’estone piazzando un break, alla terza palla disponibile, che si rivelerà decisivo ai fini del secondo set. Entrambi i giocatori tengono le rispettive battute e Fognini chiude 6-3 con una netta reazione soprattutto di nervi.
TERZO SET – Nel quarto gioco, è micidiale la freddezza di Fabio nell’annullare una pericolosa palla per il 3-1 in favore di Zopp, tenendo un turno di servizio importante. Il break però non tarda ad arrivare per il tennista di Tallinn che approfitta sul 3-2 per lui, di un errore non forzato di rovescio di Fognini. Tutto diventa più semplice in questo momento della partita per Zopp, perchè costringe il ligure ad una rimonta molto complicata dal 5-2. La rimonta non avviene e l’estone chiude la partita 6-3 tenendo a 30 l’ultimo gioco.