Tennis

Challenger e Itf 2018, settimana 28: Quinzi, finale a Perugia e best ranking

Gianluigi Quinzi
Gianluigi Quinzi - Challenger Perugia 2018

Gianluigi Quinzi è atteso ormai da molti anni da tutti gli appassionati italiani, dopo il successo di 5 anni fa a Wimbledon Juniores che fece gridare al Messia. Questa enorme pressione, così difficile da gestire per un ragazzo giovanissimo, ha forse rallentato la sua crescita, eppure girando i Challenger, vedendolo allenarsi e conoscendolo di persona, Ho più volte sostenuto di non aver dubbi che lo avremmo visto nel tennis che conta. Presto o tardi. Gianluigi ha tutto per emergere e salire ancora più in alto della posizione numero 163 che ora raggiunge con il risultato di questa settimana a Perugia (50mila $+H, terra) che lo ha visto arrivare in finale perdendo con la sorpresa Ulises Blanch.  Quinzi si allena a Foligno da Coach Fabio Gorietti, uno che dirige la top school più importante d’Italia e che sa davvero costruire campioni anche grazie ad una grande sensibilità umana. Benissimo anche Salvo Caruso, l’allievo di Coach Paolo Cannova, che si è arreso a Quinzi solo in semifinale.

A Braunschweig, Germania, (150mila$ +H, Terra), in uno dei tornei Challenger più amati dai giocatori nel mondo, Yannick Hanfmann batte in finale lo slovacco Kovalik e così vince il suo secondo titolo stagionale, entrando direttamente nella top 100 ATP, soglia psicologica di ogni tennista che determina la sensazione di “avercela fatta”. Sarà numero 99 dalla prossima settimana con i 125 punti conquistati nella sua Germania a 26 anni. In semifinale il tedesco aveva superato il nostro Andrea Arnaboldi, il leone canturino, uno dei tennisti più educati e disponibili fuori dal campo, e vero prestigiatore con la racchetta, al quale è sempre mancato l’acuto per raggiungere traguardi più alti in termini di ranking: ora staziona intorno alla posizione numero 200 e pare pronto a spiccare un salto maggiore.

A Winnetka, Illinois, Usa, (75mila$, Hard) Evgeny Karlovskiy supera nel turno conclusivo Jason Jung. Il 23eenne moscovita vince così per la prima volta in carriera un Challenger e conquista il best ranking al numero 245 ATP, dopo una striscia vincente che comprende anche altre 5 partite vinte nel torneo USA Futures19 della settimana precedente. Anche il finalista di Taipei Jung, 29 anni, conquista il Best Ranking al numero 124 ATP.

A Winnipeg, Canada (75mila$, Hard) finale tra Jason Kubler, lo sfortunato tennista australiano vittima di numerosi infortuni e il sorprendente austriaco Lucas Miedler, ex compagno di allenamenti di Quinzi ai tempi in cui il marchigiano era allenato dal guru Loitgeb, ex allenatore di Muster. La vittoria è andata a Kubler che dopo 4 anni ritocca il suo miglior risultato in termini di ranking: l’australiano con questa vittoria sale al numero 114 ATP e secondo noi sarà una delle sorprese di questo finale di stagione, essendo uno dei tennisti potenzialmente più dotati del panorama internazionale. L’austriaco pupillo di Loitgeb si consola con il best ranking a sua volta al numero 217 ATP: l’ex numero 14 del mondo a livello Juniores, buono su ogni superficie e molto grintoso, sta davvero crescendo molto.

A Bastad, Svezia (50mila$+H, terra) successo per Pedro Martinez, 21enne spagnolo di Valencia al primo trionfo della carriera a livello Challenger. In finale ha superato il fortissimo francese Moutet, un francese di 19 anni davvero fortissimo che da questa settimana sarà numero 118 ATP e presto lo vedremo in top 100.

FUTURES

A Casinalbo (25mila$, terra) va a vincere l’olandese Sels in finale contro il cinese Zizhen Zhang, che si allena con il nostro Coach Cristian Brandi presso l’Accademia di Piatti a Bordighera e che sta crescendo moltissimo sia come prestazioni che sul piano tecnico. A detta di Brandi è un ragazzo con grandissime potenzialità che ha la possibilità di sfondare nel tennis che conta anche grazie ad una grande fisicità che ancora non sfrutta appieno. Tra gli azzurri ottime prestazioni sia di Galoppini che di Forti, in particolare quest’ultimo si sta mettendo particolarmente in mostra negli ultimi tempi, anche in questo periodo storico che offre davvero tanti spunti di riflessione positiva sul tennis nostrano. Impossibile non riconoscere meriti alla conduzione tecnica del Centro di Tirrenia, gestito sapientemente da Giancarlo Palumbo sul piano organizzativo e da Umberto Rianna sul piano tecnico, insieme ai vari Tecnici Federali come Gabrio Castrichella che forgia i talenti in erba. In Cina, Shenzhen (25mila$, Hard), va a vincere Rigele Te, mentre in Francia ad Ajaccio in Corsica (F13, 25mila$, Hard) finale tra il russo Karatsev e il padrone di casa Boutiller. A Getxo in Spagna (25mila$, terra) successo di Pedro Cachin, argentino di belle speranze contro l’ex promessa spagnola Boluda-Purkiss, cresciuto poco sia fisicamente che come performance rispetto a quando era un ragazzino. In Austria F2 (15mila$, terra)la vittoria è andata al bosniaco Nerman Fatic, mentre in Rep, Ceca F6 (15mila$, terra) successo per l’esperto Jan Mertl.  Nel Georgia F1 a Telavi (15mila$, terra) da segnalare il ritorno ad una finale di Alexandre Metreveli, nipote del grande Metreveli dei tempi andati quando ancora la Georgia faceva parte dell’Unione Sovietica ed ora presidente della Federazione tennistica georgiana. Dopo un incidente automobilistico incredibile che lo ha segnato e fermato per quasi 2 anni e per il quale in patria si sono spese tante, forse troppe parole, sulla sua dinamica e sulle motivazioni, ora finalmente il simpatico Alexandre sembra tornato in gran forma.  Finale persa comunque contro l’argentino Arreche. Ciò che ha sollevato polemiche e curiosità è che l’incidente appare quantomeno paradossale, perché dalle immagini si vede la macchina fuori controllo del tennista georgiano e immediatamente dopo l’arrivo della Polizia come se i gendarmi lo stessero inseguendo. Fiumi di parole e di illazioni, da problemi di droga a improbabili scommesse sul tennis, si sono sprecati, ma Alexandre ha sempre sostenuto che avrebbe risposto sul campo a tutte le accuse mosse contro di lui. In Germania F7 (15mila$, terra) un altro austriaco si è messo in mostra e si tratta di Matthias Haim, ventenne vincitore del titolo. In Malaysia F2 815mila$, Hard) successo per il giapponese Tanuma, mentre in Olanda F3 (15mila$, terra) vince il promettente olandese Van Rijthoven, secondo me l’olandese più futuribile in prospettiva, insieme a Sels.

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