La commissione per la valutazione della città italiana da candidare per ospitare i Giochi Olimpici invernali del 2026, nominata oggi dalla Giunta nazionale del Coni, sarà coordinata dal segretario generale Carlo Mornati e così composta: Franco Chimenti (vice presidente vicario Coni), Alessandra Sensini (vice presidente Coni), Flavio Roda (presidente Federazione italiana sport invernali), Andrea Gios (presidente Federazione italiana sport del ghiaccio), Valentina Marchei (rappresentante commissione atleti Coni), Jacopo Luchini (atleta paralimpico), Franco Carraro e Mario Pescante (membri Cio), Ivo Ferriani (membro Cio e presidente Federazione internazionale bob e skeleton), Manuela Di Centa (membro onorario Cio e campionessa olimpica di sci di fondo), Ottavio Cinquanta (membro onorario Cio ed ex presidente Federazione internazionale sport del ghiaccio).
La commissione dovrà valutare le seguenti linee guida: visione generale del progetto comprensiva delle motivazioni strategiche della candidatura da proporre; attrattività internazionale della candidatura anche in funzione di una possibile competizione con altre analoghe concorrenti candidate di altri Paesi; contenimento dei costi e valorizzazione del rapporto costi/benefici; acquisizione della delibera piena e incondizionata del consiglio comunale delle città; acquisizione del supporto politico da parte delle regioni e/o province autonome coinvolte; compattezza del progetto anche in riferimento alla qualità dell’esperienza che si propone verso gli atleti e alle iniziative di coinvolgimento dei cittadini e degli spettatori verso l’evento; sostenibilità del progetto a livello economico-finanziario, sociale e ambientale; considerazioni sull’eredità dei Giochi verso la città, le future generazioni, il Paese e il movimento olimpico; rispetto delle norme internazionali e degli standard richiesti dal Comitato olimpico internazionale, in particolare i principi esposti nell’Host City Contract inviato dal Cio al Coni e dal Coni alle città; sistemi di mobilità sostenibili e compatibili col progetto; adeguatezza delle dotazioni energetiche, informatiche e telematiche del territorio; possibilità di sinergie tra diverse località sempre nell’ottica di presentare al Comitato olimpico internazionale un progetto credibile e innovativo; individuazione, infine, sulla base delle precedenti considerazioni, della soluzione che dia le maggiori garanzie di successo finale per l’Italia.