A Spoleto per ricordare i Giochi Olimpici 1968 di Città del Messico nel 61° Festival dei 2 Mondi. Grazie alla collaborazione del Coni Nazionale e dell’Umbria oltre alla ‘Scuola dello Sport’, nella giornata di sabato 7 luglio è andato in scena per il secondo anno consecutivo l’evento “Il Coni per il Festival”. Nel pomeriggio, presso la Sala dei Duchi del Palazzo Comunale, si è svolto il primo dei due salotti letterali sportivi in programma nella rassegna festivaliera. Il giornalista Giancarlo Padovan ha moderato una piacevole conversazione riguardo l’edizione olimpica che è entrata nella storia non solo per i risultati sportivi. A raccontarla erano presenti due protagonisti azzurri di allora con Giuseppe Gentile (bronzo nel salto triplo e due volte primatista mondiale) e con Eddy Ottoz, bronzo al fotofinish nei 110 metri ostacoli con lo stesso crono dello statunitense Willie Davenport.
Proprio nel merito del risultato sportivo centrato in Messico, Gentile ha spiegato: “Desideravo fare di più di quello che ho fatto. In quella notte di emozioni provai un grosso disagio per un problema all’intestino. Furono emozioni talmente forti che in qualche maniera hanno influito sul risultato successivo. Pensai che il caso non mi aveva dato la possibilità di fare meglio ma a posteriori mi sono reso conto che era stata una mia imperizia. Avevo commesso degli errori nel salto che non potevo perdonarmi“. Ottoz in fece si è soffermato sul clima che si respirava nel Villaggio: “Prima dei Giochi ho trascorso a Città del Messico almeno un mese all’anno per tre anni per studiare la preparazione di quell’Olimpiade in altura e feci amicizia con un fotografo messicano che, in quei giorni, mi raccontava cosa accadeva fuori dal Villaggio che era chiuso e quasi impermeabile. Avevo poi un mio rapporto con Smith e le sue posizioni mi interessavano, ma devo ammettere che per quello splendido e terribile egoismo che hanno gli atleti focalizzati sulla gara, non ci facemmo coinvolgere”.
All’appuntamento erano presenti anche il Direttore della Scuola dello Sport, Rossana Ciuffetti, il Presidente dell’European Boxing Confederation, Franco Falcinelli, e il Segretario della Federpugilato Alberto Tappa. Alla presenza delle atlete della Nazionale Youth di boxe, il Presidente del Coni Umbria Domenico Ignozza ha commentato: “Dopo l’esperienza dello scorso anno ritrovarsi a parlare di cultura sportiva al Festival è importantissimo. I Giochi di Città del Messico ci hanno detto tante cose, non soltanto dal punto di vista sportivo, ma per la storia mondiale”. Inoltre le Fiaccole Olimpiche hanno illuminato Spoleto in una esposizione allestita al Palazzo Comunale: “Abbiamo voluto dare un segnale forte su quello che lo sport regionale riesce a mettere in atto – ha spiegato Ignozza – Il pugilato è radicato qui in modo eccezionale grazie ai dirigenti e ai campioni usciti da questa terra, mentre la mostra sul ciclismo raccoglie la storia di una disciplina che significa coraggio e fatica”.