Un 2018 ricco di novità e tante soddisfazioni. Per Deborah Chiesa è l’anno della consacrazione, ma come ammette lei stessa c’è ancora tanto da lavorare. “Sto bene, sono appena tornata da Wimbledon e ho ripreso gli allenamenti sulla terra”, dichiara la giocatrice trentina ai microfoni di Sportface.it. “A Londra l’atmosfera era bellissima, i campi sono incredibili, perfetti, e poi giocare tutto di bianco è molto bello anche visivamente – ha ammesso la Chiesa alla vigilia dell’inizio del main draw dell’ITF Antico Tiro a Volo di Roma – Dal punto di vista tecnico l’erba è sicuramente diversa, una superficie nuova per me, ci avevo giocato solo da junior: spero di tornarci i prossimi anni e adattarmi sempre meglio”.
L’emozione dell’esordio nello Slam parigino è ancora fresca. “Cosa mi è rimasto dal Roland Garros? C’è tanto da imparare, nei giorni successivi alla sconfitta contro la Bencic c’era tanta rabbia, tristezza e grande rammarico. Ma se prima del torneo mi avessero detto che mi sarei qualificata e poi sarei arrivata a match point contro la Bencic, ci avrei messo la firma. Devo essere soddisfatta e contenta, non appagata ma pronta per continuare la stagione che è lunga”. Idee chiare, infine, sulla seconda parte di stagione. “Ora giocherò quattro tornei sulla terra che è la mia superficie preferita. Cosa mi aspetto da questo torneo? Non mi pongo aspettative, non mi voglio mettere pressioni, sto giocando bene, affronterò match dopo match, il livello è molto alto. Cercherò di dare il massimo e lottare su ogni punto”.
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