Nono appuntamento con la rubrica del ‘monday review’ del Mondiale 2018 della Formula 1. Domenica 1° luglio a Spielberg è andato in scena il Gran Premio d’Austria che ha visto la Red Bull di Max Verstappen trionfare davanti ad un paddock pazzo per il giovane pilota olandese. Sul podio le due Ferrari di Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel che firmano il sorpasso nella classifica costruttori a seguito di un clamoroso disastro tecnico delle due Mercedes, entrambe ritirate.
Al Red Bull Ring team e piloti hanno vissuto un pomeriggio di fuoco tra colpi di scena, esultanze e momenti sportivamente drammatici. La F1 è tornata a convincere e ad esaltare il pubblico nella spettacolare e storica cornice austriaca. Verstappen interrompe il dominio Mercedes su questo tracciato (4 vittorie di fila dal 2014), Vettel torna leader nella classifica piloti e Raikkonen si rilancia in corsa al titolo iridato oltrepassando la quota dei 100 punti. Andiamo ad analizzare gli spunti più importanti che ci ha offerto il GP d’Austria in una domenica “bestiale”.
MAX, CAMBIO DI PASSO – Tre podi nelle ultime tre gare, Verstappen ora fa sul serio. Terzo posto in Canada, secondo posto in Francia ed ora vittoria in Austria. Dalle critiche all’esaltazione per un ragazzo un po’ più uomo che risponde all’altezza delle aspettative. Max c’è e va al ‘max’ perché dopo essersi scusato col team, con il compagno e con i rivali che ha danneggiato in un avvio di stagione da dimenticare, ora è al top ed i risultati lo dimostrano. Tra Montreal, Le Castellet e Spielberg, Verstappen si è tenuto fuori dai problemi ed ha condotto delle gare pulite con un ritmo davvero invidiabile. Proprio in Austria il giovane pilota olandese è riuscito a gestire l’eccessivo degrado gomme sulla sua Red Bull scappando via nella prima parte di gara per poi tenere un buon distacco sul finale scongiurando qualsiasi tentativo di rimonta degli avversari: “Ho cercato di guidare attorno ai problemi delle gomme, cercando di restare nella giusta finestra. Le abbiamo gestite piuttosto bene, specie negli ultimi giri con la Ferrari che ha potuto spingere sino alla fine mentre io ho dovuto esser più cauto“. Poi l’esaltazione di fronte alla marea arancione con interi settori occupati dai suoi tifosi: “È stato fantastico. Vincere davanti a questi fans è stato incredibile“. Sono 93 i punti per Verstappen che ora si porta quinto in classifica piloti davanti a Bottas con una Red Bull che, gara dopo gara, sorprende sempre di più.
VETTEL DALLE STALLE ALLE STELLE – Il week end al contrario con il dolce finale che lo riporta al comando della classifica piloti. Di solito ‘dalle stelle alle stalle’ celebra un avvenimento tutt’altro che positivo ma in questo determinato caso, per Vettel, è bene scambiare le due parole per poter rendere al meglio il sentimento del ferrarista che ha vissuto un’altalena di emozioni dal sabato alla domenica. Terzo posto in qualifica, peggiorato da un ‘blocco’ nel Q2 su Sainz con tanto di tre posizioni di penalità in griglia. Partenza dalla sesta casella con tanta difficoltà per il traffico poi la rimonta, il sorpasso su Hamilton e le “buone notizie” dal muretto box. Seb sale sul podio e lo fa esattamente una settimana dopo le critiche ricevute in Francia per il contatto al via con Bottas, con tanto di leadership riacquisita: “Non mi aspettavo di tornare in testa al Mondiale – puntualizza Seb nel post GP – Penso che il terzo posto di oggi sia buono ma senza la penalità sarebbe stata un’altra gara. Sono contento per i punti e per il podio ma non è stupendo perché come detto senza la penalità sarebbe stato possibile vincere oggi“. Un’occasione persa, dunque, per il pilota tedesco che si consola con il podio ma non è pienamente soddisfatto del suo week end considerando l’errore in qualifica che ha reso il tutto ancor più complicato. “La macchina è stata super forte – puntualizza Seb – Con le gomme soft non abbiamo avuto nessun problema. Ma dobbiamo ancora lavorare e migliorare perché in qualifica stiamo un po’ perdendo terreno“. Dalla gestione ottimale delle gomme alle carenze in qualifica, tante cose da migliorare senza mai abbassare la concentrazione: quasi giunti al giro di boa Vettel e la Ferrari sono davanti a tutti.
ICEMAN CI CREDE – Due podi di fila per un rilancio da terza forza del campionato. Raikkonen ci crede e torna pienamente in modalità ice-man ritrovando il giusto feeling con la Rossa. Trovatosi in terza posizione al via Kimi ha provato ad inserirsi a sandwich tra le due Mercedes non riuscendo a spuntarla: “Ho dovuto lottare parecchio nel primo giro, dopodiché mi sono un po’ calmato. È stata una partenza insidiosa ma poi le cose sono andate meglio“. Il poco spazio concessogli da Hamilton e Bottas ha costretto Raikkonen ad una manovra imprevista che l’ha portato all’esterno della curva perdendo terreno dalle Mercedes e venendo superato da Ricciardo e Verstappen. Ma giro dopo giro il finlandese ha trovato il giusto ritmo sulla Ferrari per poi andare a superare Ricciardo ed iniziare la rimonta verso il podio: “Non so se sarebbe stato possibile raggiungere Max. I giri a disposizione erano quelli quindi inutile stare lì a pensare se sarebbe potuto accadere quello o no. La cosa positiva è che avevamo una bella velocità. Quando le gomme hanno cominciato a funzionare davvero siamo andati bene“. A Kimi la vittoria manca dal 2013 ma con questa macchina lo stesso ice-man ci crede: “Noi volevamo vincere ma oggi non è andata, c’è tanta delusione. È comunque un buon risultato per il team con tanti punti portati a casa rispetto alla squadra con la quale probabilmente ci disputeremo il titolo costruttori“.
DISASTRO TECNICO MERCEDES – Un incredibile e drammatico epilogo del week end austriaco per la scuderia campione in carica. Delusione e tanta rabbia per Hamilton e Bottas, partiti fianco a fianco al via dopo la doppietta in qualifica e costretti al ritiro per un doppio k.o. tecnico. I risultati sono devastanti perché, da un possibile dominio a Spielberg dove nel sabato di qualifica la Mercedes aveva dimostrato di essere la migliore macchina sul giro secco, ora si trova seconda dietro alla Ferrari nel costruttori. Non solo: Hamilton ha perso la leadership di un punto su Vettel e Bottas è sprofondato in sesta posizione nella lotta al titolo iridato.
Serve una profonda analisi per capire quanto accaduto e per correre ai ripari in vista delle prossime tappe in una situazione mai verificatasi nell’era dell’ibrido. In tutto questo, però, c’è da segnalare anche un pesante errore al muretto box che ha compromesso la possibile vittoria di Hamilton (problemi tecnici a parte) al momento della virtual safety car. Red Bull e Ferrari hanno sfruttato immediatamente la situazione per andare dentro col pit-stop anticipato mentre Lewis e la Mercedes non hanno reagito rimanendo in pista con le gomme supersoft montate al via. In regime di VSC la concorrenza è riuscita a guadagnare quasi 9 secondi rispetto ad un pit-stop regolare con Lewis lasciato in balia degli eventi dalla propria squadra. Il campione del mondo in carica ha esternato tutto il suo disappunto ripetutamente nei team radio nel corso della gara ed al termine del GP ha puntualizzato il fatto che ci saranno tante discussioni da fare sull’affidabilità e sulla strategia: “Era da tanto tempo che non vivevamo un week end così amaro, dobbiamo rivedere l’affidabilità ma soprattutto le strategie perché anche oggi abbiamo commesso un errore sotto quel punto di vista. Ora dovremo recuperare le forze, analizzare la macchina e capire cosa è andato storto per poi ripartire“. Primo ritiro stagionale che gli costa, nuovamente, la vetta del campionato: ora a -1 da Vettel.
È ancor più deluso il pole-man Bottas: un sabato di pura esaltazione vanificato da un problema al sistema idraulico. Tutto da cancellare per il pilota finlandese che per la prima volta in stagione aveva trovato la pole position vincendo la battaglia nei millesimi con Hamilton. Bottas, problema a parte, non è stato autore di una gara memorabile perdendo terreno al via con una partenza da dimenticare. Ancora una volta il week end è andato nel verso contrario per il numero 77 della Mercedes che nel post gara commenta: “La fortuna sembra che quest’anno mi stia un po’ giocando dei brutti scherzi. La partenza non è stata delle migliori, ho fatto pattinare le gomme posteriori e ho trovato meno grip di quanto non mi aspettassi“. L’obiettivo, però, è ripartire al più presto perché la strada è ancora lunga in questo tortuoso campionato: “Adesso dovremo investigare per capire quali siano state le cause del problema ma sono sicuro che ci rialzeremo dopo questo risultato. Credo che oggi non dovesse andare per il meglio ma la prossima volta sarà così“.
Dai ritiri di entrambe le Mercedes, oltre a quello di Ricciardo, ne usufruiscono le due Haas con Romain Grosjean e Kevin Magnussen a sorpresa quarto e quinto al traguardo. Dietro di loro le due Force India di Esteban Ocon e Sergio Perez per poi trovare una super rimonta di Fernando Alonso, partito dalla pit-lane dopo la sostituzione dell’ala anteriore e dell’MGU-K. A chiudere la zona punti ci pensano le due Sauber Alfa Romeo con Marcus Ericsson che questa volta ha sconfitto Charles Leclerc nel duello interno.
Back-to-back… to-back. Dopo Francia e Austria, la Formula 1 vivrà la terza race-week di fila spostandosi nel Regno Unito con il Gran Premio della Gran Bretagna. Nel fine settimana del 6-8 luglio andrà in scena la decima tappa stagionale nello storico circuito di Silverstone. Con l’asfalto nuovo torneranno le gomme Pirelli con il battistrada ridotto di 0,4 millimetri: una modifica che potrebbe nuovamente mischiare le carte in tavola. Il GP di Gran Bretagna potrete seguirlo live su Sportface.it dal venerdì di libere alla domenica di gara.