Si è conclusa la prima giornata del Trofeo Settecolli 2018 in scena al Foro Italico di Roma con alcune sorprese ed alcuni ottimi tempi tra le varie gare andate in scena. La giornata si apre con il record italiano di Silvia Scalia passando per i record dei campionati fatti registrare da Sjostrom, Blume, Peaty e Le Clos. Buone le prestazioni anche degli azzurri che si stanno preparando verso Glasgow con il super tempo sotto ai 16 minuti di Simona Quadarella sui 1500 stile libero.
LE GARE FEMMINILI – Nuovo record italiano fatto registrare nella prima gara di questa sessione pomeridiana da Silvia Scalia che chiude al quarto posto la finale dei 50 metri dorso con il cronometro di 28.01 migliorando il precedente tempo di Elena Gemo, fatto registrare sempre al Settecolli nel 2015, di 20.07. La gara è stata vinta dalla brasiliana Etiene Medeiros con il tempo di 27.87 davanti alla danese Nielsen e alla britannica Davies.
Nella finale dei 400 metri stile libero è la britannica Holly Hibbott che nuota in 4:09.78 questa distanza e con la belga Valentine Dumont che nel finale supera per il secondo posto Stefania Pirozzi che chiude terza davanti a Linda Caponi, Erica Musso e Diletta Carli che occupano le posizioni dalla quarta alla sesta.
Dominio di Yuliya Efimova nei 100 metri rana che chiude con il tempo di 1:04.98 di ben 2.42 secondi davanti alla britannica O’Connor e 2.68 secondi davanti all’azzurra Arianna Castiglioni. Per la russa tempo che le vale il nuovo record del Trofeo Settecolli in questa specialità.
Sarah Sjostrom conquista la vittoria nei 50 metri farfalla con il tempo di 25.19 che le vale anche il record della manifestazione. Precedendo Ranomi Kromowidjojo di 71 centesimi e con l’azzurra Elena Di Liddo a 94 centesimi a completare il podio. Solo sesta Ilaria Bianchi a pari merito con la brasiliana Dainara De Paula. Nella stessa specialità, ma nella finale B, Elena Gemo ha conquistato la vittoria dopo aver annunciato il ritiro.
Grande prestazione di Pernille Blume nei 50 metri stile libero visto che fa registrare il tempo di 23.92 che è il terzo migliore a livello europeo in tessuto nella finale vinta contro la svedese Sarah Sjostrom. Terzo posto per l’olandese Kromowidjojo con lei e la Sjostrom che sono scese in vasca in ben due gare in questa sessione serale.
Chiude il programma di giornata la gara dei 1500 stile libero dominati da Simona Quadarella che chiude con il record dei campionati a 15:56.81 con 10.67 secondi di vantaggio sulla seconda, Boglarka Kapas. A completare il podio c’è Alisia Tettamanzi a 34.59 dalla connazionale vincitrice.
LE GARE MASCHILI – Robert-Andrei Glinta (ROU) conquista la finale dei 50 metri dorso con il tempo di 24.95 piazzandosi di 17 centesimi davanti al brasiliano Gabriel Fantoni e di 37 davanti all’azzurro Matteo Milli che completa il podio. Solo quarto Simone Sabbioni con un tempo più alto rispetto ai suoi standard (25.36).
Mykhaylo Romanchuk conquista la finale dei 400 metri stile libero imponendosi con il tempo di 3:48.04 in una gara in cui anche Domenico Acerenza si prende un posto sul podio, il terzo dietro all’egiziano Marwan Elkamesh. Chiude al quinto posto Matteo Ciampi.
Adam Peaty, con il record del campionato di 58.61, conquista la vittoria nei 100 metri rana precedendo l’olandese Arno Kamminga di 53 centesimi e l’azzurro Fabio Scozzoli di 1.28. Il britannico riesce a dominare la sua gara nonostante l’atleta oranje abbia provato a rimanere agganciato al detentore del record del mondo.
Chad Le Clos è il migliore nella finale dei 100 metri farfalla con il tempo di 51.24 che è anche il record dei campionati. Il sudafricano precede di 2 decimi il britannico James Guy mentre a completare il podio c’è il classe 2001 Federico Burdisso con il tempo di 51.73. Piero Codia termina al quarto posto la sua prova.
A chiudere le gare maschili in bellezza ci ha pensato Benjamin Proud che sfiora il record in tessuto dei 50 metri stile libero arrivando ad un solo centesimo di distanza e vincendo la gara in 21.16 con il brasiliano Bruno Fratus che chiude a 61 centesimi dal vincitore. A completare il podio Andrea Vergani, classe 97, con 1.05 di ritardo dal britannico. Luca Dotto, invece, è quinto a 5 centesimi dal podio.
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