Mondiali Russia 2018

Mondiali Russia 2018: il Var fa bella figura, Messi no

Leo Messi - Foto Nazionale Calcio CC BY 2.0

La terza giornata dei Mondiali di Russia 2018 conferma quanto intravisto finora. E’ il Mondiale degli episodi, quelli decisivi, impronosticabili e spesso rocamboleschi. Che sia un autogol al 94′ (quello di Bouhaddouz in Marocco-Iran), un tocco col braccio in area (Umtiti in Francia-Australia), una deviazione con conseguente traversa-gol (Behich sul tiro di Pogba) o un rigore fallito (Messi e Cueva) poco importa. Russia 2018 è entrato ufficialmente nel vivo e le sorprese non sono mancate. Ma non solo: c’è anche la freddissima e implacabile normalità di Cristiano Ronaldo che per il portoghese prende la forma di una tripletta decisiva contro una Spagna fresca di ribaltone in panchina. Questo sabato 16 giugno ha visto il successo di Francia e Danimarca con qualche brivido, la comoda vittoria della Croazia e il pareggio a sorpresa dell’Argentina contro l’Islanda ma a prendersi la scena è stato il Var, vera novità di questa competizione, impegnato in due episodi.

VAR PROMOSSO – E’ francese il primo storico rigore assegnato dal Var in un Mondiale di calcio. Al 55′ di Francia-Australia la tecnologia ha corretto la decisione dell’uruguaiano Cunha di non concedere un penalty per un contatto in area tra Ridson e Griezmann. Durante Perù-Danimarca il secondo episodio: netto il fallo di Poulsen su Cueva ma è solo col Var che l’arbitro gambiano Gassama riesce a dare chiarezza al contatto. L’organizzazione Var ha successo, la comunicazione tra gli arbitri anche con decisioni corrette e analizzate in tempi record. E la Serie A non può non aver rappresentato un importantissimo esperimento ai fini del successo della tecnologia in Russia. E in assenza della Nazionale azzurra, per il nostro paese il vanto è il centro permanente per la formazione Var di Coverciano, quartier generale per la preparazione dei trentasei arbitri impegnati nella spedizione russa.

LE STELLE – Sono quattro i fuoriclasse più attesi in questa competizione. Cristiano Ronaldo, Griezmann, Messi e Neymar, tre su quattro hanno già esordito ma solo uno non è riuscito ad incidere. Si tratta del campione del Barcellona, apparso sotto tono come spesso capita quando veste la maglia dell’albiceleste. Cristiano Ronaldo ha segnato meno in stagione ma è risultato più decisivo nei momenti chiave, Leo ha dimostrato di soffrire la pressione del confronto a distanza col portoghese. E’ andato a secco contro la Roma ad un giorno dalla strepitosa rovesciata di CR7 contro la Juventus ed è rimasto ingabbiato dalla fisicità islandese dopo la tripletta del portoghese che ha steso la Spagna. Con il tris di Sochi Ronaldo ha eguagliato il numero di gol segnati in carriera in una rassegna iridata e si prepara a raggiungere Maradona per numero di reti segnati in un Mondiale (8). E poi Griezmann, fresco di rinnovo milionario con l’Atletico Madrid, ma apparso comunque sotto tono nonostante il rigore guadagnato e realizzato.

LA SERIE A NON CONVINCE – Non è una giornata da incorniciare per gli stranieri del nostro campionato in questo sabato Mondiale. Soffre Stryger Larsen contro Carrillo, non convince Lucas Biglia mentre Higuain non riesce ad incidere nei pochi minuti a disposizione. Meglio i quattro croati: Mandzukic propizia l’autogol di Etebo, Strinic, Brozovic e Perisic convincono. Domani toccherà a Milinkovic-Savic, Kolarov, Khedira, Miranda e Douglas Costa, cinque stelle pronte a stupire e a portare in alto l’immagine del nostro campionato.

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