Il Parma si affida ad un lungo comunicato stampa per replicare alla notizia dell’inchiesta aperta dalla Figc nella giornata di ieri, in seguito agli sms “criptici” inviati da Fabio Ceravolo ed Emanuele Calaiò agli ex compagni dello Spezia, Filippo De Col e Alberto Masi. Il club emiliano in sostanza evidenzia come “i messaggi non contenevano nulla di irregolare o malizioso. Il club è a disposizione degli organi competenti, stigmatizza la fuga di notizie e comunica che nessun tesserato rilascerà dichiarazioni fino alla fine delle indagini“.
IL COMUNICATO – Il Parma puntualizza come Calaiò e Ceravolo siano stati semplicemente ascoltati dalla Procura Federale, riservandosi il diritto di indire vie legali contro chi infanghi il nome della società: “A Calaiò e Ceravolo è stato semplicemente chiesto conto di due messaggi di testo, inviati a loro ex compagni di squadra in forza allo Spezia nei giorni precedenti la gara. Il tenore dei testi di cui il Parma ha potuto prendere visione nelle ultime ore non contiene alcun tipo di irregolarità o malizia”.
“Il Parma Calcio 1913 ha già dato mandato ai propri legali di intervenire nella maniera più dura possibile contro chiunque continui ad infangare con illazioni o allusioni sui diversi mezzi di comunicazione il suo nome, il suo lavoro o i risultati ottenuti. In ultima istanza – prosegue il comunicato – il Parma Calcio 1913 desidera rassicurare e tranquillizzare con forza i propri tifosi e nutre la massima fiducia sul fatto che quest’indagine certificherà ulteriormente come la terza promozione consecutiva altro non è stata che un fantastico traguardo raggiunto grazie al lavoro, al sacrificio e all’esemplare correttezza della società e dei suoi tesserati“.