Formare i giovani calciatori in vacanza nel rispetto del fair play e dell’educazione. Questo l’obiettivo principale del progetto “Aic Camp 2018”, promosso dall’Associazione italiana calciatori insieme all’Istituto per il credito sportivo e presentato nella sede dell’Ics, a Roma, dal presidente Andrea Abodi e da Simone Perrotta, coordinatore del dipartimento junior dell’Assocalciatori. “Con il progetto Aic Camp 2018 non andiamo alla ricerca di talenti – ha spiegato Abodi – ma di un modello formativo che diffonda educazione, fair play ed etica sportiva. Per noi è un bel test, da affrontare con una importante campagna di sensibilizzazione perché deve esserci una consapevolezza permanente su questo tema”.
Gli stage estivi dell’Aic Camp, rivolti a giovani tra 7 e 13 anni, vogliono istruire i ragazzi allo sport e alla collaborazione in un clima di agonismo ma soprattutto di grande etica sportiva. Non a caso da tre anni il dipartimento junior dell’Assocalciatori collaboratori anche con Unicef, che ha riconosciuto in questo modello formativo un esempio di allenamento e insegnamento adeguato a tutelare i diritti dei bambini che praticano attività sportiva. “Il modo di fare calcio con i bambini mi ha sempre lasciato qualche perplessità perché spesso contano solo gol, risultati e successi – ha sottolineato Perrotta – Da quando Damiano Tommasi (presidente Aic, ndr) mi ha coinvolto nel dipartimento junior, lavoriamo per dare alle bambine e ai bambini la possibilità di crescere tramite il calcio senza dover per forza inseguire un successo sportivo. Con il nostro modello abbiamo già coinvolto circa 5.000 giovani: siamo sulla buona strada e il supporto dell’Ics lo conferma”.
Le tappe del progetto 2018 saranno dieci: Vicenza e Vittoria (provincia di Ragusa) dall’11 al 15 giugno; Laives (Bolzano) dal 18 al 22 giugno; Pescara e Campobasso dal 25 al 29 giugno, Napoli e Sondalo (Sondrio) dal 2 al 6 luglio; Sirolo (Ancona) e Palmi (Reggio Calabria) dal 9 al 13 luglio; Roma dal 23 al 27 luglio. L’obiettivo comune di Ics e Aic è quello di organizzare altri tre camp nelle infrastrutture solidali che hanno contribuito a finanziare e realizzare insieme a Lampedusa, Amatrice e San Patrignano. “Ma non solo – ha aggiunto Abodi – perché prendendo spunto da questa iniziativa e da altre esperienze della stessa natura, il Credito Sportivo proporrà nei prossimi giorni alle istituzioni il lancio di una campagna per il reinserimento dell’educazione civica, con all’interno anche l’educazione sportiva, nei programmi didattici delle scuole dell’obbligo, ripristinando un presidio culturale di base sulla formazione dell’individuo all’interno della comunità”. Nell’ambito della collaborazione tra Ics e Aic, oltretutto, è stata stipulata una convenzione che prevede agevolazioni per chi vuole investire nell’impiantistica sportiva e, per il secondo anno consecutivo, è stato organizzato il corso “Da calciatore a imprenditore” in programma da lunedì 11 a mercoledì 13 giugno.