L’affascinante 500 Miglia di Indianapolis vivrà la sua edizione numero 102 domenica 27 maggio 2018. È una delle corse automobilistiche più famose al mondo che si svolge negli Stati Uniti sul circuito ovale dell’Indianapolis Motor Speedway. Nata nel 1911, la gara di Indianapolis da sempre va in scena nel week end del Memorial Day e nel corso degli anni è diventato un celebre evento che ha attirato numerosi piloti anche di differenti categorie.
LE MACCHINE – Meccanismo organizzativo unico e uguale per tutti. Il regolamento prevede l’utilizzo di una vettura con telaio Dallara DW12, un motore Chevrolet o Honda ed i pneumatici Firestone. I team devono presentare le iscrizioni alla gara entro l’inizio dell’anno e possono far partecipare ben due macchine, una ufficiale con il numero e l’altra denominata ‘T-car’ con lo stesso numero seguito da una T.
IL REGOLAMENTO – Si percorre il lungo anello ovale di 2,5 miglia, intorno ai quattro chilometri, per 200 giri. La velocità media si aggira tra i 340-350 chilometri orari e durante il corso della gara si assistono a numerosi sorpassi in testa al gruppo. Vince chi per primo taglia il traguardo dopo aver completato i canonici 200 giri che rappresentano le 500 Miglia. Come accade in Formula 1 la lunga preparazione all’evento si articola nelle sessioni di prove libere, qualifiche e gara.
PROVE LIBERE – Nelle libere vengono inseriti anche i piloti rookie (esordienti) che per essere ammessi alla qualifica devono superare quattro fasi del ‘Rookie orientation training’. Le prime fasi iniziano nei primi giorni del mese di maggio dove i rookie iniziano con un test di 10 giri a più di 320 km/h. Seconda fase con 10 giri tra i 330 ed i 340 e terza fase con altri 10 giri tra i 340 ed i 346. In caso di superamento delle prime tre fasi gli esordienti verranno aggregati assieme ai piloti esperti nel primo vero giorno di test nel tentativo di superare al la quarta fase: dieci giri a più di 346 km/h.
QUALIFICHE – Le qualifiche vanno in scena nei due week end centrali del mese di maggio con quattro giorni a disposizione dei piloti nel tentativo di far registrare i migliori crono dalle 12:00 alle 18:00. Solamente 33 combinazioni di pilota-auto conquisteranno il pass per gareggiare e la griglia di partenza verrà formata dai migliori riscontri cronometrici tenendo conto che la posizione verrà calcolata per velocità ma anche per giorno in cui è stato stabilito il tempo da qualifica. Le giornate si dividono in ‘pole day’, ‘second day qualifying’ e ‘third day qualifying’, oltre allo speciale ‘bump day’. Nel pole day si assegna la pole position e le prime undici caselle, successivamente dalla dodicesima alla ventiduesima nella seconda sezione ed infine dalla ventitreesima alla trentatreesima posizione. Il bump day, che dal 2005 è stato esteso anche nei tre giorni precedenti all’ultimo, permette ad un pilota di potersi riqualificare in caso di superamento del riscontro cronometrico dell’undicesimo pilota qualificatosi alla sezione di quel determinato giorno. Ciò non toglie che spesso si è assistito ad una pole position con riscontro cronometrico più alto rispetto ai tempi registrati nelle successive sezioni.
GARA – Le 500 Miglia saranno l’obiettivo di tutti i piloti nel giorno della gara con 200 giri da percorrere sul circuito ovale. Tradizionalmente le macchine inizieranno la gara con una partenza lanciata su tre file di undici vetture ciascuna. La corsa prende “validità” e ufficialità al termine del giro 101, a chiusura della prima parte.
TRIPLA CORONA – La 500 Miglia di Indianapolis è inserita nella celebre ‘Tripla Corona’, riconoscimento prestigioso ma non ufficiale assegnato al pilota capace di vincere le gare automobilistiche più famose al mondo. Per archiviare questo traguardo bisogna trionfare a Indianapolis, vincere la 24 Ore di Le Mans e vincere il Gran Premio del Principato di Monaco in Formula 1 oppure il Mondiale della classe regina. Fernando Alonso provò la corsa statunitense nel 2017, abbandonando la gara di Monte Carlo in F1, senza riuscire a terminare la 500 Miglia a causa di un guasto sulla sua Honda. Il pilota spagnolo, quest’anno impegnato in F1 e nel WEC (nel tentativo di vincere la 24H di Le Mans) in futuro tornerà sul circuito di Indianapolis per completare la Triple Crown, fino ad ora archiviata solamente da Graham Hill.